
Il presidente dell’US Lecce ha partecipato giovedì scorso a ”Lo Sport e il Calcio abbattono i muri. I giochi del Mediterraneo 2026, fra Taranto e Lecce”, incontro presso la Liberrima di Lecce
L’incontro, organizzato nell’ambito del progetto Q45-DNA dei due mari per restituire nuova centralità alla Puglia nelle relazioni e nelle dinamiche culturali del Mediterraneo, ha visto la partecipazione di personalità eccellenti del mondo dello sport. Oltre al presidente del sodalizio di via Costadura, erano presenti il giornalista RaiSport Paolo Paganini, Angelo Di Livio, campione d’Europa con la Juventus nel 1996, Tiziano Pieri, ex arbitro, Claudio Luperto, ex calciatore ed allenatore leccese, Giuliano Giannichedda, ex Nazionale nei Giochi del Mediterraneo di Bari 1996 oltre al senatore Roberto Marti, presidente della Commissione Sport e Cultura, e a Pietro Bitetti, presidente del Consiglio Comunale di Taranto.
Saverio Sticchi Damiani ha colto l’occasione per parlare dei lavori che interesseranno il Via del Mare, su cui saranno investiti milioni di euro per adeguarlo agli standard richiesti dal comitato organizzatore dei Giochi. Sticchi ha fatto presente come l’US Lecce sia un esempio di società con i conti in ordine, che ha dato un contributo ai lavori propedeutici all’assegnazione salentina dei giochi.
“Noi come società abbiamo capito prima di altri l’importanza di questi Giochi, ma siamo già in ritardo in vista del 2026 -si legge nelle parole riprese dalla Gazzetta del Mezzogiorno-. Una delle maggior soddisfazioni della mia gestione è che lo stadio è sempre pieno, non solo quando il Lecce affronta le big. Quindi i soldi messi a disposizione servono tantissimo per ristrutturare uno stadio come il Via del Mare che è piccolo e vecchio“.
La dirigenza del Lecce non investirà ulteriormente per la struttura: “A breve partiremo con i lavori per rendere agibile la parte superiore della tribuna est. E’ la quinta volta che lo facciamo per uno stadio che non è di nostra proprietà e sarà anche l’ultima. Con i soldi spesi negli anni per questi interventi avremmo costruito un centro sportivo di proprietà”.
