Il Romario del Salento ha parlato del tecnico romano, suo ex compagno di squadra, e della sua passione per i colori giallorossi nel corso di una divertente diretta Instagram con Marco Mancosu.
BENEFICENZA. “Questo è un periodo particolare in cui noi calciatori cerchiamo di dare il nostro contributo. L’ho fatto con i miei compagni a Palermo nel capoluogo siciliano e l’ho fatto nel Salento, la mia terra, assieme ad un grande come Checco Moriero. In più insieme stiamo mettendo all’asta delle maglie per fare qualcosa in più in questa situazione di emergenza sanitaria. Lo dobbiamo alla nostra gente”.
LIVERANI. “Ho ben presente come possa essere il Liverani tecnico, perché l’ho conosciuto molto bene da calciatore. Al Palermo era qualcosa di impressionante, un rompipalle assurdo. Va bene nelle partite, ma anche in allenamento no, era esagerato. Non ci stava a perdere nelle partitelle, quando uno magari si vuole anche divertire. Un giorno gli ho chiesto di lasciarmi stare, almeno quando facevamo le partite tra di noi a fine seduta”.
GIOCO DEL LECCE. “La sua impronta sulla panchina giallorossa si vede tutto, sta facendo un lavoro straordinario grazie alle sue qualità da allenatore. Non ho mai visto una neopromossa giocare così bene, con questa mentalità. Grazie a lui questa squadra può salvarsi”.
PASSATO. “Ricordo ancora che emozione ho provato quando ho segnato, con la fascia da capitano al braccio, sotto la Curva Nord, facendo esultare la mia gente. Peccato solo ce quel Lecce fosse in Serie C, mi sarebbe piaciuto farlo in Serie A. Esultare con quella maglia nel massimo campionato, in uno stadio strapieno, è sempre stato il mio sogno”.
