Coronavirus, Acerbi al Governo: “Perché nei parchi si può correre e al campo no. Non ha senso?”

Il difensore centrale della Lazio vice-capolista ha espresso tutta la sua perplessità circa il decreto governativo che entrerà in vigore dal prossimo 4 maggio ai microfoni di Lazio Style Radio.

“Non è per creare polemica – ha affermato il calciatore della Nazionale – ma vorrei capire perché correre nei parchi va bene e nei campi da calcio no. Se ci danno una motivazione adeguata chiaramente la accettiamo. Il Governo però non ci ha neanche risposto, e noi abbiamo bisogno di una risposta. Non stiamo certo chiedendo di fare le partitelle o di stare in contatto. Vorremmo solo allenarci individualmente correndo sul verde dei campi. Per quanto è grande Formello non ci incroceremmo nemmeno con i compagni”.

Sull’importanza di riprendere ha aggiunto ha aggiunto: “E’ è lo sport più amato ed è un’industria, è normale che ci sia più voglia di riprendere. Non dimentichiamo che è fondamentale per l’economia nazionale. Vogliamo ricominciare nel modo giusto, rispettando anche le persone scomparse e chi ha perso il lavoro. Tutte le persone in difficoltà, insomma. Ma diventa dura riprendere la Serie A se non ci possiamo allenare individualmente dal 4 maggio, perché si passerebbe al 18 e ci sarebbe poco tempo per finire il campionato”.

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