Lecce-Pescara, le pagelle: per Gabriel servono nuovi aggettivi, anche se stavolta è aiutato da una difesa finalmente all’altezza. Mancosu torna trascinatore.
LECCE:
Gabriel 7 – Inoperoso fino al gol pescarese che riapre i giochi, anche oggi è costretto agli straordinari. In pochi minuti salva infatti per tre volte, su Vokic, Maistro e soprattutto sul tentato autogol di Meccariello. Niente da fare, è la prima sicurezza di questa squadra
Adjapong 6,5 – Ennesima prova mostre per il pendolino emiliano, che conferma condizione top e crescita. Si guadagna quasi un rigore, serve assist ed impegna Fiorillo, soffrendo solo qualcosina lì dietro. L’unico a fermare le sue progressioni è stato sé stesso, dimenticando talvolta la palla alle spalle rispetto alla corsa
Lucioni 6 – Solito prova solida, dal leader difensivo e non solo. Urla, amministra e lascia le briciole al malcapitato Belloni, che ci prova soltanto dalla distanza. Ha però il demerito della flebilissima opposizione alla conclusione di Maistro, che la riapre trovando senza troppi affanni un gran destro a giro
Meccariello 6 – Prova di sostanza e senza fronzoli del centrale beneventano, tornato titolare dopo tre panchine di fila tra campionato e Coppa. Amministra bene Ceter, che lo manda al bar solo una volta, nella quale per poco non punisce Gabriel. Malino invece in occasione di un tiro cross apparentemente innocuo che per poco non gli fa gonfiare la propria porta: deve una cena al compagno tra i pali
Calderoni 6 – Sufficienza risicata, strappata con i denti. Il mancino giallorosso gioca un buon primo tempo, fatto di attenzione difensiva e tante proposizioni in avanti, pur non sempre accompagnate da cross precisi. La difesa non è un’agonia, ma quasi, in cui non riesce a tenere Bellanova e Ceter pur avendo il merito di non crollare
dal 76′ Zuta sv
Paganini 6 – Non riesce a ripetere la prestazione di Cosenza, dove ci aveva messo corsa e qualità risultando imprendibile. Stavolta è a dir poco prevedibile, mettendoci anche una buona dose di imprecisione e sparendo troppo presto dal campo. Rimedia in larga parte grazie alla quantità ed alla copertura garantita per coprire le scorribande di Adjapong
Tachtsidis 6 – Anche il greco non brilla come nelle precedenti uscite, influenzato sicuramente dalla verve del dinamico e giovane centrocampo biancazzurro. Oddo gli piazza addosso Maistro che lo asfissia, così il greco stavolta è costretto ad abbassarsi un po’ tanto e manca in chiave assist decisivo. Peccato per le due palle gol non sfruttate: con quel mancino può fare di meglio
dall’87’ Maselli sv
Henderson 6 – Era inevitabile per lui non pagare dopo le due gare di fila disputate ad un’intensità mostruosa. Stavolta lo scozzese va a giri bassissimi, offrendo il minimo al quale ha abituato i suoi. Non male, per carità, ma per una sere ci mette passaggini, dinamismo poco più
Mancosu 7 – E’ tornato nel suo ruolo naturale, a mandare in crisi gli avversari agendo tra le linee. Numeri a non finire, giocate personali a spaccare la partita come la grande azione personale che diventa assist facile facile per il bis di Coda. Dispiace solo per un altro gol “facile” fallito nella ripresa, come a Cosenza
dal 76′ Majer sv
Stepinski 8 – Il polacco riesce ad abbattere, non da solo ma quasi, le resistenze di un’orgogliosa difesa avversaria. La prima palla toccata è un assist squisito non sfruttato da Coda, poi lascia la firma con due gol da attaccante indomabile sul piano tecnico e soprattutto atletico. Nel mezzo tante sponde, corsa e un’altra sponda al bacio che capitan Mancosu manda alle stelle. Ora deve dimostrare che non è solo la qualità scadente degli avversari di turno ad averlo esaltato
Coda 6 – Partiamo dalla giocata che gli “regala” la sufficienza, ovvero l’appoggio facile facile per il gol del 2-0. Marcatura da zero metri a parte, la sua prestazione è un disastro: due gol clamorosi mangiati e l’assist per il centro ospite che riapre la partita. A questo Lecce serve decisamente maggior precisione ed attenzione
dal 76′ Pettinari sv
All. Corini 6,5 – Oggi formato urlatore seriale, il mister dalla tribuna centrale ne ha per tutti. Il vice Lanna lo sostituisce però benissimo a bordocampo, ed il Lecce conferma le buone cose viste nelle precedenti ultime uscite, sebbene un po’ troppo spesso si “adegua” a ritmi e qualità di un avversario non di prim’ordine. In futuro servirà meglio, in particolare in fase di gestione della fasi-clou del match e pressing per non abbassarsi troppo, ma le basi, oggi più che mai, ci sono
PESCARA:
Fiorillo 6,5 Balzano 5 (57′ Nzita 6) Guth 6 Jaroszynski 6 Bellanova 6,5 (88′ Di Grazia sv) Omeonga 6 (57′ Busellato 6) Fernandes 5,5 (80′ Memushaj sv) Masciangelo 5,5 Maistro 6,5 Belloni 6 (57′ Vokic 6,5) Ceter 6 All. Oddo 6
Concordo appieno
Ottima partita…. Poteva terminare 6 a 1. Non si possono divorare tante occasioni.