Il capitano del Lecce non è disponibile a scendere in campo con il Vicenza, pur scegliendo di partire per tenere unito lo spogliatoio.
Ci sono momenti in cui un leader, un capitano, un simbolo di una squadra ha bisogno di fare il suo per il proprio gruppo a prescindere dalle qualità che è in grado di esprimere sul campo. Anzi, a prescindere anche dal suo utilizzo. E’ il caso di Marco Mancosu, il trequartista del Lecce che, ancora out a causa della convalescenza post-intervento all’appendice, ha deciso che il momento dei giallorossi è troppo importante per guardare la sua squadra giocare in trasferta attraverso uno schermo.
Così, pur continuando il proprio iter di ricondizionamento fisico al fine di tornare più in là a piena disposizione di mister Corini, ha deciso di partire comunque alla volta di Vicenza. Ha scelto il mini-ritiro che precede ogni match esterno, perché non è questo il momento di stare a guardare a distanza. Lì, dalla città veneta, in hotel come a bordocampo, potrà fare il suo. Potrà dare quei consigli, esprimere quella vicinanza, dimostrare quel supporto di cui ogni calciatore ha bisogno quando il gioco si fa duro, pesante. Questione di mentalità.