CdS – Il falso nove è stato un flop. Senza Coda il Lecce non punge

Senza Massimo Coda l’attacco del Lecce sembra avere le polveri bagnate. Quello che è arrivato da Frosinone è che il gioco di Marco Baroni non può fare a meno di un giocatore con le caratteristiche del suo principe del gol, che oltre ad essere fondamentale in fase offensiva è anche determinante nella manovra della squadra.

Nel corso della prima ora di gioco, in cui al centro dell’attacco c’era Olivieri i giallorossi non sono mai riusciti ad impensierire Ravaglia, fatta eccezione per la traversa colpita da Gargiulo al 13′ del primo tempo. Strefezza e Di Mariano non sono mai riusciti ad accendersi, complice anche l’assenza del gioco di sponda all’altezza dei trenta metri della metà campo ciociara, dove Coda nel corso della ripresa ha fatto valere i suoi chili e i suoi centimetri e ha creato un costante stato di allarme alla difesa allestita da Fabio Grosso.

CON OLIVIERI. L’ex centravanti dell’Empoli è un giocatore che non ha tra le sue principali caratteristiche il gioco spalle alla porta, ma particolarmente lesto a creare gli spazi allargando le maglie tra difesa e centrocampo, dando così la possibilità ai centrocampisti di occupare quello spazio, una condizione però che non si è verificato nell’ora di gioco in cui è stato protagonista. La responsabilità non è solo però del talento scuola Juventus ma anche dei suoi compagni di squadra che non sono particolarmente abituati a giocare con un giocatore che preferisce puntare la profondità anziché allungare la squadra.

CON CODA. L’ingresso in campo del centravanti campano ha cambiato le carte in tavola, in pochi minuti è riuscito a trovare lo spazio per rendersi pericoloso e solo un grandissimo intervento di Ravaglia gli ha impedito di trovare il suo ennesimo gol di questa incredibile stagione e balzare in testa alla classifica dei marcatori italiani dell’anno solare. Con lui la squadra è tornata a giocare come sa, ha alzato il suo baricentro e anche il raggio di pressing diventando molto più aggressiva sui portatori ciociari, con lui in campo è arrivata anche un’altra occasione partita da una sua sponda, solo un errore di valutazione di Rodriguez nei tempi del passaggio non ha permesso a Di Mariano di concludere indisturbato verso la porta.

CONCLUSIONI. La trasferta di Frosinone lancia un messaggio chiaro e forte non solo a Marco Baroni ma anche a tutta la dirigenza a poco più di un mese dalla riapertura del mercato: a questo Lecce serve un vice Coda. Senza il suo numero nove in questi due anni i giallorossi non hanno mai vinto, un dato da analizzare e da rammendare in sede di trattative.

Subscribe
Notificami
guest

27 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Inizia prima quella dei grandi la stagione della formazione Primavera, i giovani giallorossi affronteranno una...
Non c'è solo il calcio professionistico ma anche quello amatoriale che nel Salento fa registrare...
Il centravanti giallorosso è risalito in cima ai desideri della formazione che il prossimo anno...

Altre notizie