L’allenatore: “Con i tifosi noi non saremmo retrocessi. Pordenone? Baroni avrà preparato bene la partita. Su chi punto? Hjulmand”
Fabio Liverani torna sul suo Lecce e dice la sua sulla squadra che questa sera si giocherà tutto contro il Pordenone. E’ l’ultimo allenatore promosso in giallorosso, con la corsa dalla C alla A in appena due stagioni. Intervistato dal Corriere dello Sport, su quel campionato ha le idee chiare: “Ho una certezza, con i tifosi sugli spalti ci saremmo salvati e soprattutto senza la sosta. Siamo retrocessi con 35 punti è qualcosa di incredibile, dopo un finale di campionato in cui siamo stati obbligati a giocare ogni tre giorni. Quella è stata una stagione troppo turbolenta. Quando ci penso provo ancora un senso di grande delusione. Nessuno di noi si meritava quella sconfitta è una ferita ancora aperta. Rivedendo i giocatori che vestivano quella maglia, oggi ci sono ragazzi come Barak e Saponara che sono protagonisti in Serie A e ai massimi livelli. Siamo stati lungimiranti a puntare su giocatori che avevano voglia di rilancio e senza il Covid saremmo riusciti a raggiungere un traguardo eccezionale per la nostra squadra e per tutto il territorio”.
E sulla squadra di oggi: “Ho visto con attenzione il Lecce, mi sembra una squadra matura, compatta e serena. Sono convinto che stanno preparando la partita nel migliore dei modi e con la massima concentrazione, c’è l’ambiente giusto per approcciare a questo impegno. Hjulmand sicuramente, così come gli esterni offensivi. E poi il bomber Coda, una garanzia in Serie B e ovviamente il capitano Fabio Lucioni, loro sono il centro nevralgico di un gruppo che è cresciuto di settimana in settimana”.