Preferito ad un Ceesay che veniva da una settimana complicata, Baroni lo ha gettato nella mischia in un match difficile raccogliendo impressioni positive
E’ Joel Voelkerling-Persson il primo 2003 nella storia del Lecce a giocare una partita di Serie A, e che partita. Complici le non perfette condizioni fisiche di Assan Ceesay (ma non solo, per l’esordio era ormai questione di tempo), mister Baroni lo ha scelto per far rifiatare Colombo nella fase clou del match con il Milan. E, superata l’emozione del primo impatto assoluto con la Serie A, ha avuto una risposta incoraggiante.
Ventidue minuti per dimostrare di essere pronto per la categoria nonostante la giovane età che lo svedese ha sfruttato dimostrandosi utile con sponde e cavalcate ed anche propositivo con un paio di spunti interessanti (soprattutto quando stava per seminare Tomori dal nulla prima di essere ripreso in extremis). Persi i primi due duelli fisici, poi il giovane arrivato dalla Roma è entrato in gara aiutando i salentini a chiudere in crescendo dimostrando, grazie ad un buon finale, che nel complesso la vittoria sarebbe senza dubbio stata il risultato più giusto.
Un buon impatto, dunque, che serve soprattutto per iniettare esperienza e fiducia nel futuro. Il Lecce e Baroni credono nel ventenne che ora dovrà dimostrare di avere tutto per poter essere riscattato e cercare, al netto di un’immediata controffensiva romanista (il club capitolino detiene il diritto di opzione), di costruirsi un futuro prossimo al Via del Mare.