Il presidente dell’Unione Sportiva Lecce è intervenuto durante La Politica nel Pallone su Radio Rai Gr Parlamento e ha dialogato con il conduttore Emilio Mancuso e Xavier Jacobelli, opinionista di Sportitalia
PUNTO PESANTE. “E’ così, è stato un punto conquistato contro una Roma in grande forma, una formazione costruita per obiettivi ambiziosi che stava macinando risultati importanti. La sfida era proibitiva ma alla fine abbiamo portato un punto che è un mattone verso la salvezza. Noi siamo una neopromossa che attua una politica di giovani, a rischio. Noi abbiamo la più giovane media età della Serie A, la quinta nei top campionati europei. E’ l’unico modo di fare calcio sostenibile per fare azienda in equilibrio anche nel calcio. Ogni gara abbiamo 5-6 titolari nati dopo il 2000″.
VIA DEL MARE. “Noi abbiamo la fortuna di giocare in casa con 25mila spettatori, abbiamo sempre il tutto esaurito dopo il record di abbonati. Ci danno una mano per rendere il Via del Mare un fortino. Noi abbiamo vinto però anche fuori casa, qui il merito del pubblico resta perché abbiamo seguito ovunque”.
SEI CALCIATORI ITALIANI. “Il Lecce va controcorrente? Vero, oltre alla linea verde cerchiamo di cogliere opportunità sia all’estero sia dalla Serie B, un serbatoio di giovani talenti che meritano l’opportunità di andare in A. Penso a Baschirotto, che sta facendo benissimo dopo il salto dalla B. Guardiamo con attenzione alle idee. Da ultimo abbiamo preso Cassandro, del 2000, su di lui punteremo dopo l’ambientamento”.
SALENTO. “Il Salento sta vivendo un piccolo grande sogno. La Serie A porta benefici a tutto il territorio, ai salentini nel Salento e a quelli sparsi in Italia. Noi siamo un club con grande umiltà e trasparenza, incarniamo i valori della gente del territorio e pur tra le difficoltà della Serie A proviamo a emergere”.
SOGNI. “Sono temi che rischiano di far perdere di vista che siamo ancora lontani dalla salvezza. La A è spietata, ci muoviamo a piccoli passi. Si avvicina un sogno e vedo la Primavera 1 seconda che fa bene. Immagino un serbatoio che ci possa permettere di essere ancora più ambiziosi”.