Uno stralcio dell’intervista del Nuovo Quotidiano di Puglia (a firma di Lino De Lorenzis) al presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani
LE TRE SCONFITTE DI FILA – “Tre sconfitte consecutive creano dispiacere a tutti, ma rappresentano una normalità in serie A. Sono cose che capitano alle big figuriamoci se non possono accadere ad una neopromossa. Io mi tengo stretto il percorso compiuto da questo gruppo meraviglioso e dal nostro mister, a 12 giornate dalla fine abbiamo un vantaggio di 8 punti dalla zona salvezza. Nessuno di noi si cullerà su questo margine, questo è certo, ma è vero anche che nel girone di ritorno la terz’ultima non ha recuperato nemmeno un punto su di noi. Dobbiamo essere lucidi e cercare di fare analisi serene anche se le difficoltà dovessero continuare”.
TROPPE “FESTE” E CALCIATORI DISTRATTI? – “Che stupidaggine. Alle prime difficoltà arriva sempre la lettura demagogica del professore di turno in cerca di facili consensi. Se un calciatore fa bene è normale che arrivino i titoli dei giornali o le interviste, fa parte di questo mondo. Le feste dei tifosi o la nascita di nuovi club sono iniziative belle, rappresentano l’essenza del calcio e vanno festeggiate. Ci pensiamo noi dirigenti ovviamente ad essere presenti per ringraziare e gratificare i tifosi che con enormi sforzi si associano e si aggregano anche a migliaia di chilometri di distanza. Nessun giocatore ovviamente partecipa a questi eventi. Ridicolo pensare a qualche collegamento tra queste iniziative e le ultime battute d’arresto”.