L’allenatore del Lecce, ex difensore, ha segnato una storica rete in un Lecce-Napoli. L’anno dopo, acquistato dai partenopei, è suo il suggello sul secondo scudetto
La storia sportiva che il Napoli è ormai pronto a scrivere, soprattutto in campionato, non fa dimenticare il passato. Prima di affermarsi in panchina, Baroni è stato un grande difensore. Lo sappiamo bene dalle parti del Via del Mare, dove ha infilato una doppietta promozione-salvezza ai tempi inedita. Alla seconda partita del campionato 1988/1989, il centrale, già apprezzato in Serie B con 3 reti in 35 apparizioni decise la prima vittoria in A del Lecce di Mazzone con il perentorio colpo di testa che fece esplodere il Via del Mare. La rete contro la squadra di Ottavio Bianchi, che nel Salento non schierò Maradona, valse i primi punti di un torneo che, chiuso dal 3-1 contro il Torino, valse il nono posto finale, il miglior risultato nella storia del Lecce.
A Napoli, il nome di Marco Baroni evoca ricordi lieti. La carriera in campo dell’oggi trainer è ricordata per un altro gol rimasto nella storia partenopea. Nell’ultima giornata della Serie A 1989/90, quando in quello che ai tempi era ancora il San Paolo il Napoli capolista ospitava la Lazio bisognoso di una vittoria che sarebbe voluta dire secondo Tricolore, Baroni divenne leggenda azzurra. In realtà ai ragazzi di Bigon sarebbe bastato il pareggio, ma per togliere ogni dubbio o paura salì in cattedra, o meglio in cielo, l’attuale guida giallorossa. Con uno stacco imperioso al minuto sette, il difensore del Napoli sovrastò Gregucci e deviò sotto l’incrocio dei pali la punizione con il contagiri di Diego Armando Maradona.
