Oudin, una carta in più per aumentare la qualità nel finale

Il 26enne francese è una delle note liete del Lecce in un periodo in cui serve riprendere a macinare punti

Maggiore qualità nella rifinitura per produrre di più e arrivare al tiro. Sarà stata questa la frase che tambureggiava nella testa di Marco Baroni nella settimana di lavoro prima di Lecce-Sampdoria. Al di là del risultato poco felice per i giallorossi, senza una vittoria che avrebbe tenuto a distanza il Verona, l’allenatore toscano ha vinto la partita a scacchi contro il collega Stankovic. La sorpresa principale è stata l’arretramento di Remi Oudin, ala d’attacco, nel terzetto di mediana insieme al connazionale Blin e a Hjulmand. Fino alla sconfitta contro il Napoli, il Lecce ha palesato un’enorme difficoltà nel trovare occasioni da gol. Dalla partita contro la capolista, al contrario, i salentini producono e, paradossalmente, il nuovo nodo da sciogliere è la capitalizzazione di quanto di buono si fa.

L’arretramento di Oudin, oltre a sorprendere l’esperto duo della Sampdoria Winks-Rincon, ha dato una soluzione in più al Lecce. Oltre al passaggio decisivo e al tiro da fuori (cercato nel primo tempo dopo l’occasione di Ceesay), Oudin si è fatto apprezzare per corsa e recuperi. Alla fine del primo tempo, con calma glaciale, ha gestito in area nel traffico il pallone poi non convertito il gol da Gallo dopo il contropiede di Ceesay. Nel mezzo, personalmente, è mancato il gol in mischia. Dopo una folata sulla sinistra, facilitata da uno scivolone di Zanoli, Oudin ha mancato la tanto agognata prima rete in A da pochi passi a causa del salvataggio di Amione.

La presenza di Oudin, fisiologicamente sbilanciato in avanti sulla trequarti in fase di possesso, è importante anche nelle palle inattive. Calci d’angolo e punizioni così hanno per più minutaggio un’alternativa in più a Strefezza, anche se l’ex Bordeaux è apparso più preciso a palla ferma. Tornando all’interpretazione del ruolo, Oudin è un collante più efficiente anche per il lavoro delle punte e dei laterali, che in attacco si trovano di fatto ad avere un compagno in più in attacco componendo una sorta di tris di trequartisti. Sicuramente rivedremo Oudin in mediana anche nei prossimi, vitali, impegni.

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