Piaccia o meno, adesso per il Lecce inizia un nuovo campionato

I giallorossi si porteranno dietro le proprie certezze ed i difetti da limare, ma a livello di risultati il passato non conterà più

Con il terz’ultimo posto arrivato a tiro di sorpasso come non accadeva da mesi per il Lecce inizia di fatto un nuovo mini-campionato. Una sorta di poule salvezza simile alle appendici che si svolgono in campionati come quello danese, belga o come nella Serie A femminile nostrana per decidere chi resterà in Serie A. Situazione che tutti avrebbero voluto evitare e che, purtroppo, si è verificata per propri demeriti e per l’altrui bravura nel non mollare in situazioni che sembravano oramai compromesse.

Il passato però non conta, nel bene (il +2 con il quale i salentini si presentano allo scontro diretto) e nel male (quella paura fisiologica nell’avere un trend al ribasso al confronto con le dirette concorrenti). Ora, a prescindere dal risultato che vedrà protagonista il Verona in campo in questi minuti, servirà solo mettere il muso davanti al proprio avversario. Molto passa ovviamente dallo scontro diretto del Via del Mare, una sorta di finale playout che poi così finale non è, perché anche in caso di un successo da cogliere senza se e senza ma bisognerà non sottovalutare le successive ed insidiose gare con Monza e Bologna.

Un caos di scontri diretti (vincere il primo incrocio casalingo è imperativo, pensare di salvarsi senza farlo sarebbe fin troppo ottimista) ed incroci con squadre solo apparentemente appagate dal raggiungimento dei rispettivi obiettivi (da sempre impossibili da decifrare) che rende tutto nuovo, tutto incerto. Almeno a livello di esiti, appunto. Poi c’è però la prestazione, la benedetta prestazione, che ci dice che il Lecce in realtà qualcosa di importante da portarsi dietro dai mesi passati ce l’ha eccome, e lo si è visto anche venerdì all’Olimpico.

Qualora i giallorossi riuscissero a ripetere prove come quella messa in campo con la Lazio la salvezza potrebbe essere una formalità. Al contrario, giocare con il braccino come visto con Verona e soprattutto Empoli significherebbe gettare al vento una salvezza meritata per quanto visto nel campionato concluso ieri. Ora sarà un nuovo campionato, in cui il Lecce dovrà dimostrare di che pasta è fatto quando il gioco si fa non duro ma molto, molto di più.

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