Colombo saluta il Lecce: l’inverno d’oro e il rigore della salvezza

L’attaccante 21enne torna ufficialmente al Milan dopo la prima stagione in Serie A disputata nel Salento

Il rigore segnato a Monza vale una pagina intera nel lunghissimo libro di storia del Lecce. Lorenzo Colombo saluta ufficialmente i giallorossi con il perfezionamento del contro riscatto da parte del Milan a seguito della decisione del club di procedere al riscatto. Le varie operazioni hanno permesso un guadagno economico al Lecce nel battesimo in Serie A del giovane attaccante che ora sogna un posticino nella rosa rossonera.

Colombo ha avuto il coraggio di affrontare una sfida probante in Serie A avendo fiducia nei suoi mezzi dopo i 6 gol in 34 presenze in Serie B alla SPAL, dove arrivava da promessa dopo sei mesi di “tirocinio” alla Cremonese seguiti alla trafila giovanile al Milan. Nel Salento, Colombo, attaccante in un 4-3-1-2 a Ferrara, si è calato in una maturazione non facile per un’attaccante della sua età.

Passare dalla densità di uomini offensiva vissuta in maglia SPAL al sudore della crescita del Lecce prima di tutto compatto in fase difensiva in A, ora lo possiamo dire, non è stato uno scherzo. Il gioco imposto da Baroni, fatto di attenzione massima senza palla e di veloci ribaltamenti offensivi, di certo non era sulla carta confacente a un elemento amante della giocata solitaria palla al piede. Nello sposare il progetto, alla lunga, Colombo ha centrato una maturazione sul piano personale, i cui frutti probabilmente matureranno in carriera.

Il tasso tecnico del calciatore si è visto già nei vernissage pre campionato. Doppietta nell’amichevole giocata a Bressanone con il Bochum e, alla prima al Via del Mare, il gol del temporaneo 2-2 in Coppa Italia contro il Cittadella prima della sconfitta, durante i supplementari. In Serie A, Colombo ha celebrato la prima titolarità nel crocevia personale di Napoli. L’1-1 del Lecce al Maradona è scaturito dalla botta da fuori che ha pareggiato la rete di Elmas acciuffando la capolista e riscattando il calcio di rigore parato da Meret.

L’annata di Colombo ha riflettuto in parte l’annata del Lecce. Fiammate molto interessanti e periodi di scarso spessore in campo. Nel primo terzo di campionato, dove la priorità era compattarsi in difesa, il lavoro in campo di Ceesay era più utile alla causa nella ricerca della profondità. Colombo, così, disputava sempre spezzoni finali.

In Udinese-Lecce 1-1, il cambio del centravanti “di partenza” da Ceesay e Colombo è coinciso col periodo d’oro. Rete in Friuli ad inaugurare un poker di partite indimenticabili. Colombo ha servito il pallone a Di Francesco in occasione del 2-0 all’Atalanta. Ancor più decisivo a Genova: rete da bomber d’area per sbloccare la contesa e, nel finale, il tacco a liberare Banda per il raddoppio. L’ultima perla a distanza di un mese dopo lo stop, il guizzo in mischia contro la Lazio a chiudere una fantastica rimonta. I numeri e le prestazioni sono valse la titolarità dall’inizio nella parte mediana del campionato in cui il Lecce rimediava punti anche contro Milan e Roma.

L’appannamento del Lecce, in difficoltà nell’accumulare tiri in porta, ha generato una sorta di staffetta tra Colombo e Ceesay. I due si dividevano minutaggio con (poca) gloria e tanti tocchi a porta lontana. Contro Sampdoria (1-1 in casa) e Spezia (0-0) è mancato il guizzo vincente per riscattare l’opaca prestazione della vittoria casalinga con l’Udinese, ma i 68 minuti sul pezzo all’Olimpico contro la Lazio hanno preparato il terreno al riscatto personale che, giocoforza, ha dato un sapore diverso al suo campionato.

Alla 37°, a Monza, Baroni lancia in campo Colombo per tentare il tutto per tutto dopo il rigore parato alla grande da Falcone. Ciò che è successo è ormai storia, ma il ragazzo ha mostrato carattere a scaricare quel pallone pesante quanto una casa alle spalle di Di Gregorio. Prima del gol-salvezza, Colombo non segnava da più di cinque mesi, dalla fine del ciclo d’oro invernale. L’istantanea che vale la crescita, la soddisfazione personale e, forse, anche la sicurezza del controriscatto da parte del Milan, è lì.

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