Saverio Sticchi Damiani ha chiosato così durante il collegamento in onda su TeleRama: “Alcuni siti, alcuni blog, non della nostra regione, si sono avventurati, ma qui la parola giusta è azzardati perché si tratta di un vero azzardo, a proporre in alcuni casi le iniziali del mio nome e in altri addirittura il mio nome, solo nel semplice tentativo di scoprire chi fosse questo presidente del sud, lo hanno fatto senza nessun tipo di elemento”.
Dal pensiero, il primo dirigente è passato subito all’azione: “Quello che ho potuto fare io è quello che avrebbe fatto qualsiasi tipo di cittadino, ho provveduto alla denuncia, alla querela nei confronti di questi quattro o cinque siti o blog che si sono avventurati in questo esercizio per provare a indovinare il nome, non sapendo che si tratta di questioni serie e non si può associare un nome di un presidente di una squadra di calcio ad un evento così pesante e squallido, dunque come cittadino ho provveduto con le denunce come presidente del Lecce ho trasferito queste denunce al procuratore federale della FIGC, per metterlo a conoscenza, non per difendermi, ma per attaccare questi siti che scimmiottano la vera informazione che è lontana anni luce dall’informazione vera che dovrebbero fare i giornalisti”.
Il presidente aggiunge, come si legge su TrNews: “L’ho voluto fare subito perché non ho bisogno di aspettare i prossimi sviluppi, l’ho voluto fare subito perché nella mia vita non avendo mai comprato un gratta e vinci non ho bisogno di aspettare gli eventi prossimi perché conosco la mia condotta, perché sono una persona super rigorosa con me stesso tutti i giorni ma quando agisco da presidente del Lecce divento intransigente perché rappresento una società gloriosa e un territorio, rappresento un intero popolo che, come è accaduto ed è la seconda volta che accade, ha indossato gli scudi e si è messo al mio fianco, senza nemmeno aspettare chiarimenti o voler conoscere meglio i fatti, ed ha preso una posizione netta, forte, e bellissima per me, senza accettare un dibattito che è così lontano dal mio modo di essere e di vivere”.