Il trainer giallorosso dice la sua sul calo del Lecce dopo un primo tempo sontuoso: “L’unico obbligo è cercare di vincere come fatto oggi evitando errori. Abbiamo avuto l’occasione del 2-0 con Sansone e in Serie A non ricordo una squadra che ha messo in difficoltà il Genoa, che ha messo in diffcoltà le big. Non possiamo permetterci le non letture, il secondo gol nasce da una punizione nostra, non possiamo permetterci i cali e non possiamo permetterci di non concretizzare la mole di gioco. Abbiamo vinto tutti i duelli fino al 65′ e poi abbiamo smesso di giocare. In Serie A ti porta a non vincere. Nelle ultime partite le prestazioni ci sono state e cercheremo di migliorare degli aspetti per non perdere delle partite”.
Su Gabriel Strefezza, D’Aversa risponde decisamente: “Dopo una partita che noi perdiamo non mi sembra il caso di parlare di un giocatore che ha fatto una sua scelta. Nel campionato vinto in B è stato un artefice, l’anno scorso anche. Nonostante qualcuno scrive che ha giocato poco, ribadisco che i numeri sono numeri. Le posso dire che Strefezza dopo Krstovic ha giocato più di tutti. Ragioniamo su chi è rimasto qua”.
La mancata reazione è la criticità del Lecce: “Contro la Juve abbiamo avuto equilibrio per 60 minuti, oggi per 60-65 minuti ha giocato solo una squadra. Abbiamo sbagliato diverse situazioni davanti la porta, e in A se non concretizzi e non avverti il senso del pericolo. Oggi abbiamo messo in difficoltà il Genoa e in quel momento devi uccidere sportivamente parlando. Il secondo gol abbiamo giocato indietro invece che giocare in avanti una punizione. Abbiamo avvertito poco il pericolo perché abbiamo vinto ogni duello fino al gol e ci troviamo a commentare una sconfitta dopo un’ottima prestazione. Non voglio che però ci si abitui alla sconfitta. Perlomeno sui duelli, dobbiamo vincerli per tutta la partita, per poi fare punti, servono quelli a una squadra che deve salvarsi”.
Il Genoa avrebbe potuto colpire solo su palla in movimento. Il fallo di Pongracic su Ekuban ha pesato: “Se lo chiamiamo dettaglio, il dettaglio va curato. Pongracic è vero che ha commesso un’ingenuità, ma per come hanno giocato lui e Baschirotto ci hanno permesso di essere aggressivi. Sono piccoli errori che in A sono determinanti. Se ti fanno gol su quella situazione la prestazione viene annullata ma un allenatore non può condannare un giocatore per un fallo dove poi si è vista la qualità degli altri nel metterci la palla sull’incrocio. Serve ragionare sui duelli persi dopo il gol. Quelli vanno vinti. Intendo anche una conclusione in porta e la difesa del gol”.
La lettura è mancata nel secondo tempo: “Non è stata mancanza d’intensità, è mancato più aspetto mentale. Strootman e Malinovskyi sono tecnici e se non li metti in difficoltà vengono fuori le loro caratteristiche. Possiamo parlare ore ma in questo sport vince chi segna. Non ricordo le occasioni a parte un tiro dove è stato bravo Falcone, però vince chi fa gol e noi non siamo stati bravi a segnare il bis e a difendere dopo il gol di Krstovic”.
Il ritorno al gol di Krstovic è simbolo di unità ma D’Aversa deve migliorare: “L’attaccante vive per il gol e non è stato semplice per lui restare in partita dopo il rigore sbagliato. Non volevo rischiare il secondo giallo, dopo tante critiche sugli arbitri, dico che oggi Pairetto ha fatto una bella prestazione. Non sono preoccupato, ragioniamo sull’obiettivo e miglioriamo gli aspetti negativi. Sta a me migliorare l’aspetto negativo. Se siamo a commentare delle ottime prestazioni dove paghiamo al minimo errore e roviniamo tutto dico che dobbiamo migliorare. Si deve velocizzare l’aspetto dell’esperienza, indipendentemente dal valore delle squadre avversarie, serve ritrovare la nostra cattiveria”