L’applauso della folta presenza di tifosi giallorossi al grido di “Solo per amore” è l’unico ricordo da portare a casa dalla trasferta genovese. Il ritorno al gol di Krstovic non porta neanche un punto. Il Lecce non coglie in almeno due occasioni il raddoppio e, in uno scenario che sembra già visto, incassa la rete del pareggio e espone il fianco al vigore del Genoa, che fa 2-1 e non soffre più di tanto nel finale e centra la vittoria dopo una settimana in emergenza.
Il primo tiro in porta è genoano: al 10′ Retegui indirizza sul primo palo, Falcone s’accartoccia e respinge. Il Lecce cresce con il passare dei minuti, attacca a campo aperto e al 17′ si guadagna un calcio di rigore. Krstovic mette in moto Almqvist, atterrato da Bani in area. Dal dischetto, si presenta il montenegrino, dopo le consultazioni con Sansone. Il destro, forte, è respinto dal tuffo di Martinez. Baschirotto non inquadra la porta sulla ribattuta e il Ferraris esulta. Bani alza di testa nell’immediato ribaltamento e il Lecce continua a far il suo gioco ricercando gli uno contro uno sulle corsie. Al 25′ Gendrey ha poco angolo per il destro e al 31′ arriva il vantaggio meritato. Gendrey anticipa Retegui e taglia in diagonale, rimpallo su Krstovic, autore di un destro che la deviazione di Vasquez rende imparabile. Oudin ha l’occasione per pungere al 35′: punizione decentrata, Martinez risponde di pugno. Due minuti dopo, erroraccio che avrebbe potuto portare al raddoppio. Bani non chiude sul cross di Oudin ma si oppone al tiro di Almqvist salvando letteralmente un gol. La palla arriva a Kaba che spedisce al di là del palo.
Nella ripresa, subito emozioni. Al 47′ Malinovskyi stampa il palo da fuori area e Falcone scalcia il diagonale di Vasquez e al 51′ Sansone si fa murare da Martinez nel cuore dell’area. Gilardino sbilancia i suoi in avanti con Ekuban al fianco di Retegui e Gudmundsson a rifinire. I ritmi del Genoa salgono e al 55′ Falcone blocca a terra un destro chiuso di Vasquez. Al 63′ è la volta dell’islandese, su punizione battuta a sorpresa, che sibila alto. Il Genoa pareggia al 70′. Gudmundsson coglie la traversa su punizione e Retegui spinge in rete.
Nell’ultimo quarto d’ora, il Genoa completa la rimonta e passa in vantaggio. Retegui apre per Vasquez, tiro che termina sulla traversa dopo la deviazione di Baschirotto. Nell’area Ekuban in acrobazia spedisce poi in porta. Il Lecce, come accaduto con la Juventus, si scioglie una volta subito il gol imponendo il proprio calcio solo per un’ora. I giallorossi non reagiscono avvicinandosi alla porta avversaria solo con un tiro fiacco di Ramadani all’86’. L’ingresso di Banda, appena tornato dalla Coppa d’Africa, non dà idee offensive. Le belle prestazioni rischiano di sfociare in un guardarsi allo specchio pericoloso, specialmente mentre dietro si macinano punti.
Il tabellino
Genoa-Lecce 2-1
Genoa (3-5-2): Martinez; De Winter, Bani, Vogliacco (49’st Matturro); Spence (1’st Ekuban), Malinovskyi, Strootman, Thorsby (1’st Sabelli), Vasquez; Retegui (45’st Bohinen), Gudmundsson. A disposizione: Leali, Sommariva, Cittadini, Fini, Papadopoulos, Arboscello, Cisse. Allenatore: Gilardino
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo (45’st Pierotti); Kaba (45’st Gonzalez), Ramadani, Oudin (28’st Rafia); Almqvist, Krstovic (19’st Piccoli), Sansone (19’st Banda). A disposizione: Brancolini, Samooja, Venuti, Dorgu, Berisha, Blin. Allenatore: D’Aversa
Marcatori 31’pt Krstovic (L), 25’st Retegui (G), 31’st Ekuban (G)
Ammoniti 12’st Krstovic (L), 48’st Ramadani (L)
Arbitro Luca Pairetto sez. di Nichelino Assistenti: Gaetano Massara sez. di Reggio Calabria – Khaled Bahri sez. di Sassari IV Ufficiale: Manuel Volpi sez. di Arezzo VAR: Marco Serra sez. di Torino AVAR: Aleandro Di Paolo sez. di Avezzano
Note 33mila spettatori circa