Parola al campo. Dopo le occasioni mancate in sede di calciomercato, il termometro del morale non era di certo dei migliori in vista della partita contro la Fiorentina, partita mai banale per Pantaleo Corvino, tra i fautori della viola in Champions League per due anni consecutivi. Il Lecce ha colto ancora una volta una prestazione generosissima nel primo tempo, con cinque nitide palle-gol non sfruttate più il gol di Oudin. La rimonta della Fiorentina, drammatica per i giallorossi, stava per aprire scenari difficili, annullati e convertiti in epica dal ribaltone in 112 secondi. Dopo il 2-2 di Piccoli, Patrick Dorgu, campione d’Italia Primavera classe 2004 lanciato in A, ha spinto in rete il pallone del 3-2.
Pantaleo Corvino ha così sicuramente sorriso per la sua vendetta sportiva contro la Fiorentina, superata per la prima volta dopo il divorzio seguito all’arrivo del duo Rocco Commisso-Joe Barone. Il successo è arrivato proprio con una “corvinata” come Dorgu, perfetto nei suoi 15 minuti giocati con un gol da leggenda, 7 passaggi precisi su 7, 2 palle lunghe giunte a destinazione, 2 falli rimediati e una spazzata sul punteggio di 3-2. I frutti del suo lavorano maturano in uno dei momenti psicologicamente più difficili e la congettura è emblematica, un potenziale spartiacque per il cammino del Lecce 2023/2024.
“Dedichiamo la vittoria a Corvino, ci teneva tantissimo a questa partita dopo 10 anni alla Fiorentina”. Le parole di Federico Baschirotto dopo l’inebriante vittoria sono per il responsabile dell’area tecnica, architetto del Lecce, che guidato dal capocantiere D’Aversa, vorrà costruire la seconda salvezza di fila. Con due permanenze consecutive in A negli anni Venti, Pantaleo eguaglierebbe le accoppiate con Cavasin (1999/2000 e 2000/2001) e Rossi-Zeman (2003/2004 e 2004/2005). A 74 anni, Corvino, cavallo di razza, punta a vincere altre corse.