LA SFIDA AL PASSATO. «A Lecce ci sono solo bei ricordi. Ho avuto la fortuna, insieme a squadra, tifosi e società, di scrivere pagine di storia prima da calciatore e poi da allenatore. È una città che mi ha dato tanto e io ho cercato di dare tutto».
LA PARTITA. «Il Lecce ha più certezze di noi, ma noi dovremo essere bravi a rimanere in partita perché è questo l’aspetto più importante e quello che ricordo sempre ai miei ragazzi. Partita da non perdere visti anche i numerosi scontri diretti di giornata? Non so nemmeno che partite si giochino sugli altri campi, anche perché comunque sono cose su cui non ho potere. Posso solo guardare a noi stesso e so che dobbiamo sempre scendere in campo per vincere, senza fare calcoli».
LA FORMAZIONE. «Folorunsho è rientrato in settimana e si è allenato con noi. Abbiamo ancora due allenamenti, ma è disponile. Vediamo se dall’inizio o meno. Duda per noi è importante, ma devo valutare anche per una questione di gestione di energie psico-fisiche. Chi in mezzo alla difesa al posto di Dawidowicz? Sicuramente rientrerà Magnani, un ragazzo che quest’anno sta facendo davvero bene e con il quale sono molto critico perché so cosa può fare. Cabal potrebbe anche fare il centrale, ma sta facendo molto bene a sinistra. Pawel ci mancherà, ma sono sicuro che chi giocherà farà bene. Valuteremo chi partirà e chi entrerà, anche perché la seconda metà di partita è sempre molto delicata e quindi chi subentra è fondamentale».
LA LOTTA SALVEZZA. «C’è da fare punti e lo sappiamo. Siamo diversi dagli altri, abbiamo cambiato tanto e abbiamo già fatto esordire otto nuovi giocatori. Dobbiamo vincere le partite e trovare continuità di risultati. Questo campionato è difficile e si vede dalle tante squadre coinvolte nella lotta salvezza. Difficile fare dei pronostici su quale sia la quota salvezza».
La conferenza stampa integrale del tecnico scaligero.