L’allenatore del Lecce inizia la sua disamina prepartita dall’andamento della gara che sarà: “E’ uno scontro diretto con le giornate che diminuiscono, sono punti fondamentali per raggiungere gli obiettivi. Il contesto ambientale sarà vicino alla squadra, ha creato un gruppo, allargato, unico, come anche per noi, troveremo questo ambiente simile al nostro alla ricerca dei punti definitivi”. Gotti risponde ai complimenti di Ranieri: “Non ho letto i complimenti di Ranieri in dettaglio, conoscendolo credo che il Lecce che abbiamo visto oggi sia una squadra che a lui piace davvero”.
Le insidie del match saranno tante anche se da Cagliari si parla di Lecce salvo al novanta percento: “Non commento le dichiarazioni degli altri. Il Lecce forse è già salvo, probabilmente è già salvo, io penso che potrebbe essere salvo. La realtà dice che oggi non lo sei, è il mio unico modo di vedere le cose. Finché non c’è la matematica serve cercare punti”
Rientra Ramadani. L’albanese potrebbe giocare dall’inizio: “Direi di sì. Il ragazzo è stato fuori dal gruppo per dieci giorni, ma da quando è rientrato sembra che non sia successo nulla. Ha qualità e generosità, sembra che non si è mai fermato”.
Oudin ha trovato una continuità nelle due fasi, possesso e non possesso, con mister Gotti. Contro il Cagliari, il francese sarà importante: “Spesso con voi in questa sala abbiamo discusso che al di là di chi gioca e dove gioca sono importanti le relazioni tra giocatori, chi gioca con chi. Passo dopo passo cerco di prendere decisioni che come squadra siano adeguate al di là del singolo. Oudin sta giovando di questo ragionamento, è aiutato dagli altri difensivamente e dà volentieri il contributo perché è aiutato. Per quello mette al servizio poi del gruppo le sue qualità tecniche particolari, che non sono solo il palleggio. Si confonde il piede educato con gesti tecnici singoli, il fatto che sia importante per la categoria per passaggi chiave vuol dire che ha una testa veloce e una dote tecnica che supporta la lettura”.
Il Lecce è diventato imprevedibile. I calciatori hanno parlato bene di Gotti come una guida tecnica che trasmette calma in campo e negli allenamenti. Le conoscenze tecniche sono state determinanti per aggiustare il Lecce: “Non lo so, davvero. La risposta vera è questa. Analizzo la situazione con il mio modo e intervengo col mio modo. Le cose sono andate bene e tutto si è vissuto per il verso giusto. Non funziona sempre così, arriva la pioggia, tempesta, la grandine e dobbiamo essere attrezzati. Io lo sono”.
Il popolo giallorosso ha risposto presente polverizzando i tagliandi. Il calore della tifoseria emoziona Gotti: “Sono cose che ti colpiscono un sacco. 415 biglietti andati in pochi minuti, poi non so il dato numerico ed ancora la gente si è organizzata con viaggi non agevoli all’ultimo riempiendo anche un altro settore adibito. Cose che mi fanno venire i brividi”.
Centrare l’obiettivo a Lecce sarebbe un riscatto per il tecnico veneto dopo l’esonero allo Spezia e un periodo non bello per problemi fisici: “Solo quando eventualmente la nave sarà ormeggiata in porto faremo discorsi consuntivi. Il percorso ahimé mi impedisce di godere la bellezza di questa terra e tante persone che possono dare tanto qui. Io non lo escludo mai rispetto all’aspetto professionale. Non ho goduto pienamente la vostra terra perché vivo passione non sempre perché vivo al centro sportivo”
Ranieri conoscerà bene come contrastare il Lecce: “Ranieri è un maestro, per me è un punto di riferimento per quello che ha fatto, sfide che ha preso in Francia, Spagna, Inghilterra, Grecia, al di là delle vittorie. E’ un riferimento comportamentale per come interpreta il ruolo di allenatore nel lungo periodo. Penso a lui quando mi chiedo come mi piacerebbe essere. Domani per me non è una partita tattica, altre ne sono state di più, si va al di là dell’atteggiamento. Il Cagliari è tra virgolette un po’ britannico, intenso e con letture vigorose che vanno al di là della tattica. La gara si programma diversamente rispetto a tante gare del campionato italiano, il tema domani sarà agonismo, seconde palle, aspetti emotivi, sanzioni disciplinari, intensità. Scelte sui 15? Certo, oramai è sempre così. Fatalmente, a partire da giocatori e addetti ai lavori stiamo perdendo l’undici base come concetto”.
I risultati che mancano non cambiano il cammino di avvicinamento al match: “La preparazione della settimana è stata fatta in maniera analoga al Monza, Sassuolo, Empoli e precedenti. Cerco stabilità di chi è focalizzato sul compito, non cerco instabilità di chi si lascia trascinare dall’aspetto emotivo. Blin? Dà tanto, sin dal primo minuto ho ritenuto fosse importante per il gruppo, vale il ragionamento al di là dei singoli per le relazioni. Il ragazzo porta all’interno del gruppo positività e risoluzione dei problemi anche non giocando, in campo e fuori”