Blin: “Sassuolo quest’anno come Monza l’anno scorso. Tre anni incredibili”

Il capitano del Lecce parla così dopo la sconfitta interna con l'Udinese

alexis blin

Il francese parla così a fine campionato a salvezza acquisita: “Perché non giocavo prima? Io parto nella mia testa dal fatto di dare il massimo ogni giorno. Il mister sceglie i giocatori, essere allenatore è difficile, undici giocano a volte 5 entrano o anche di meno. Io sono stato sempre dalla parte di D’Aversa, capivo le sue scelte e davo il massimo per lui dando rispetto alle sue scelte. Vero, volevo giocare di più, sono un professionista, ma mi metto sempre a disposizione del gruppo. Gotti mi ha fatto dimostrare che potevo giocare di più, sono contento per la continuità della stagione, ma non è finita. Mancano due partite e voglio giocarle tutte al massimo. Mi dispiace per la sconfitta, volevamo vincere e secondo me abbiamo iniziato anche bene, poi dopo venti minuti si è abbassato il ritmo e abbiamo concesso il gol. Riprenderla poi con una squadra che difende in undici è difficile”.

Blin ha vestito quest’anno la fascia di capitano e in tre anni ha vissuto solo successi: “Sono domande difficili, ho avuto sempre questo spirito in carriera e do il massimo per il mio lavoro. Mi voglio guardare allo specchio e dire che ho fatto il massimo per il mio lavoro. Sono stati tre anni incredibili da vivere, ogni stagione ha avuto i suoi momenti belli, detto questo festeggiare dura poco e il lavoro dura tanto. Così vedo le cose. Dopo la partita che ha vinto il Milan sono tornato a casa velocemente ma non riesco ora a festeggiare tanto, poi l’anno prossimo sarà difficile. Serve impegno ogni giorno. Nel calcio tutto va velocemente. Un giorno sei bravo, poi dopo finisci in panchina. Difficoltà e bellezza del nostro lavoro. Siamo felici di essere salvi, ma ci sono ancora due gare da giocare. Dobbiamo regalare ai tifosi una vittoria in casa, speriamo di coglierla con l’Atalanta”.

Il francese parla della coppia costituita con Ramadani:Il 4-4-2? Abbiamo creato più occasioni con questo modulo quando metti in difficoltà gli avversari. Giochi alto, soffri di meno e siamo stati bravi a non concedere gol e difendere insieme. Non è solo il modulo, ma l’atteggiamento della squadra. Vero che con due punte fai più occasioni, ti porta a giocare con più fiducia. Questo è stato il cambio che abbiamo visto, lo avete visto anche voi. Oggi però abbiamo perso e mi dispiace, torno a casa un po’ deluso”.

La Curva Nord ha dato belle sensazioni a Blin: “Grande emozione, ci hanno dato un sostegno dall’inizio alla fine, l’ho detto in settimana, la partita a Sassuolo mi ha fatto ricordare la gara di Monza dello scorso anno. Sapevo che in campo potevamo vincere, avevamo questo feeling, sentimento, tutto positivo. Grazie ai tifosi che riempivano il settore ospiti. E li ringrazio anche stasera. Il sostegno c’era”.

La partita più importante per il francese è stata la vittoria di Salerno: “Abbiamo sofferto tanto la Salernitana ma non vinci per caso, è stata una vittoria di cuore e da quella serata mi sono detto ‘ci salveremo’. La partita ha cambiato il campionato e dato fiducia nel gioco e negli allenamenti. Si è visto dopo, il percorso di Gotti è partito da lì”.

Blin ha indossato una maglia molto speciale per lui oggi: “Come ho detto ai ragazzi volevo vincere per le nostre famiglie, era un momento importante, ho perso la mia mamma 4 anni fa e mia nonna 2 anni fa. Ho alzato la testa e ho lavorato per loro, la serata è stata speciale anche per questo. Stasera per questo volevo la vittoria, abbiamo perso e sono un po’ così”. 

L’ex Amiens ha il contratto in scadenza al 2025 però potrebbe diventare il capitano con più presenze in A nel Lecce: “Io voglio vivere ogni giorno e non guardare il futuro, parleremo con la società, ho un altro anno ma la mia persona qui non è importante. Se la società lavora bene possiamo lavorare bene, stanno facendo un nuovo centro sportivo, arriveranno tanti giocatori e ci sarà fiducia. Nei momenti difficili la società non ci ha mai messo pressione, quest’anno come l’anno scorso con Baroni. Loro sanno che lavoriamo forte ogni giorno, loro sanno che mettiamo l’atteggiamento giusto ogni giorno. Per questo dico che ora la mia persona non è importante, se la società lavora bene io vengo dopo. Mi farebbe giocare tre, cinque, sei anni poi si vedrà”.

Seconda salvezza consecutiva per Blin: “Significa tanto, essere capitano niente. Il Lecce prende giocatori da fuori Italia, non tanti lo conoscono, è un metodo diverso da altre squadra. Il Lecce fa crescere giocatori, sceglie giocatori che devono rispettare la maglia, ho sempre vissuto tre stagioni meravigliose. Siamo stati gruppo, in A sì serve qualità ma serve gruppo e la società è stata brava a fare tre gruppi in tre stagioni con uomini che volevano fare il massimo per il Salento. Significa tanto da questo punto di vista e la società deve seguire questo percorso”.

 

 

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