LECCE:
Falcone 6 – Una prodezza clamorosa, due parate importante e l’erroraccio sul bis di Scamacca. La sua partita è tutta qui, con un voto calato ad appena sufficiente a causa dell’episodio che di fatto chiude il match. Fino a quel momento però una grandissima prova per salutare al meglio il pubblico amico
Gendrey 6 – Difficoltà iniziali nel contenere la verve di Zappacosta, insidioso in un paio di volte. Poi però rialza la testa e, fino al problema fisico che lo costringe ad alzare bandiera bianca, è tra i più attenti e propositivi
Baschirotto 6 – Gran sofferenza su Scamacca a cui però lascia solo tiri da fuori. Sul gol del raddoppio le responsabilità sono infatti pressoché tutte di Falcone, che aveva chiamato l’uscita. Il centrale fa oggi decisamente meglio rispetto allo scorso lunedì
Pongracic 6,5 – Il miglior modo di chiudere, a livello personale, davanti al pubblico amico. Soffre il minimo l’attacco atalantino, che anticipa con continuità. E quando parte palla al piede è una bellezza, oltre che diventare l’elemento più pericoloso dei suoi con lanci e scorribande, procurandosi la punizione del palo di Piccoli
Gallo 6 – Si presenta al match con il delizioso assist per il destro al volo masticato da Piccoli, soluzione che propone anche nel secondo tempo. In difesa sa come contenere Hateboer, meno invece De Ketelaere che lo supera sbloccando il match. Difficile però punirlo troppo perché anche stavolta è tra i più vivaci
Gonzalez 6 – Dentro come esterno destro di centrocampo, dunque in un ruolo non suo, si fa comunque valere. Lotta sul piano fisico, qualche volta rimbalzando e qualche volta tenendo botta. Due belle invenzioni per Dorgu, che segna ma in fuorigioco, e per Piccoli nell’azione dell’erroraccio di Krstovic
Ramadani 6 – Nella ripresa l’Atalanta alza i ritmi complice l’episodio dell’uno-due, momento che rende la Dea padrona del centrocampo facendo soffrire l’albanese. Fino a quel momento, però, era stato pimpante e bravo ad aiutare un Lecce aggressivo a tenere alta la guardia. Ed infatti al cambio solo tanti applausi per lui
Berisha 6,5 – Assolutamente il migliore del Lecce. Da subito in partita, non paga l’emozione complice l’assenza di pressioni e se la gioca a testa alta con la mediana nerazzurra. Palloni toccati bene e con autorità, con lui dentro i giallorossi giocano bene
Dorgu 5,5 – A differenza di Berisha, sembra aver pagato quest’ultimo periodo con le pressioni crollate. Il giovane danese è meno affamato e così anche meno coraggioso, poco nel vivo dell’azione. Resta comunque difficile da contenere quando parte, vedi gol annullato per un fuorigioco non chilometrico, mentre un’altra volta ciabatta da buona posizione
Piccoli 6 – Non parte benissimo, vanificando il grandissimo lancio di Gallo con un destro debole. Subito dopo però solo una grande parata di Musso gli nega il vantaggio. Lo abbiamo visto più pimpante, per carità, ma resta nel complesso il più pericoloso come dimostra il palo finale e l’assist sprecato da Krstovic
Krstovic 5,5 – Più nel vivo del gioco rispetto al compagno di reparto nel complesso dei 90 minuti. Rispetto allo stesso è però anche più pasticcione, soprattutto nell’assist dello stesso che spara alto prima dell’uno-due che spacca il match. Peccato, perché anche oggi le belle giocate da gran giocatore non sono mancate
Venuti 6 – Dentro per Gendrey, si presenta benissimo con un gran traversone sprecato da Dorgu. Due minuti ed alta bellissima palla lunga salvata da Hien. Nella ripresa, dopo il vantaggio avversario, va anche lui in difficoltà e non riesce più a rendersi utile per cercare di riaprirla
Blin 6 – Rispetto a Berisha paga in termini di abilità nello smistare i palloni e sventagliare. L’impegno c’è sempre ed il Lecce non crolla concedendo poco oltre al doppio episodio spacca-match
Oudin 5,5 – Quello che meno riesce a dare il suo contributo a gara in corso, con ritmi ormai da Torre dell’Orso. E così sbaglia ogni pallone toccato
Pierotti 6 – Tanto per cambiare è quello che, tra chi è subentrato a gara in corso, dimostra la migliore verve. E pazienza se il meglio lo fa subito dopo i gol avversari per poi chiudere contenuto
Rafia sv
All. Gotti 6 – Se per la gara da braccino di lunedì ci siamo sentiti di assolvere il tecnico, ancor più dobbiamo farlo quest’oggi. Il Lecce gioca a testa alta con un’Atalanta che ha ridotto il turnover al minimo e nella prima frazione calcia anche di più. Ai forti avversari bastano 10 minuti di qualità per avere la meglio, ma nel complesso il Lecce se la gioca mostrando anche progressi su alcuni elementi futuribili