I candidati a giocare la manifestazione in programma in Germania dal 14 giugno al 14 luglio sono addirittura tre. Ai preventivabili Marin Pongracic, rientrato nelle file della Croazia dopo una grande stagione e serio candidato anche alla titolarità, e Ylber Ramadani, garanzia del centrocampo dell’Albania, si è aggiunto il connazionale di quest’ultimo Medon Berisha, carta pescata da Pantaleo Corvino dallo Young Boys nel 2021 per la Primavera e schierato nel finale in Serie A dopo lo scudetto giovanile conquistato l’anno scorso. La chiamata per il 20enne potrà concretamente portare a tre il gruppetto dei calciatori del Lecce a Euro 2024 in quanto Sylvinho, ct dell’Albania, ha inserito nella prelista 27 calciatori (contando i portieri Etrit Berisha, Kastrati, Simoni e Strakosha) e in Germania possono partire anche 26 calciatori.
IL PRIMO. Sergej Alejnikov partecipò ad Euro’92 dopo la sua seconda e ultima stagione con il Lecce. A seguito della stagione chiusa con la matematica salvezza in Serie B col “drammatico” Lecce-Cosenza 1-0, Alejnikov (30 presenze nei primi tre quarti di stagione) fece parte della nazionale dell’ex URSS in campo in Svezia sotto la bandiera CSI (Comunità Stati Indipendenti). L’ex giallorosso giocò le gare Olanda-CSI 0-0 e CSI-Scozia 0-3. La selezione chiuse ultima nel girone con 2 punti (pari all’esordio con la Germania). Dopo l’estate del 1992, Alejnikov non rinnovò il contratto con il Lecce e, dopo un anno da svincolato, si trasferì al Gamba Osaka in Giappone.
DOPO LA SALVEZZA LEGGENDARIA. Ai nastri di partenza di Euro’04, inserita nel gruppo dell’Italia con Svezia e Danimarca, c’era la Bulgaria. Ad oggi, l’europeo in Portogallo è l’ultima partecipazione ad una fase finale della nazionale di Sofia. Nella rosa, il ct Plamen Markov inserì (numero 20) anche Valeri Bojinov. L’attaccante veniva dal primo anno da titolare in Serie A agli ordini di Delio Rossi: 28 presenze e 3 gol in perenne ballottaggio con Konan per far coppia con Chevanton. Il giallorosso giocò proprio la gara contro l’Italia, la terza nel girone, entrando al 45’ al posto di Jankovic. Dopo il vantaggio bulgaro col rigore di Petrov, Perrotta e Cassano ribaltarono tutto, ma la rete del 2-1 non fu festeggiata: il 2-2 tra Danimarca e Svezia eliminò l’Italia di Trapattoni.