Pablo Rodriguez fa parte della schiera dei prestiti al rientro al Lecce. Come accaduto nei sei mesi del 2022/2023 spesi a Brescia, il campionato è coinciso con la retrocessione di squadra. L’Ascoli ha salutato la cadetteria all’ultima giornata nella corsa a tre che ha coinvolto anche Bari (poi salvo al playout) e Ternana. A livello personale, Rodriguez, non schierato in una sola gara su 38, ha messo a segno 4 gol e servito 5 assist, tra cui un rigore conquistato e quattro passaggi decisivi. Per 28 volte è stato titolare. Una prestazione importante nella vittoria contro il Pisa all’ultimo turno (gol + assist) non è bastata a evitare la retrocessione.
Il 22enne ha accolto comunque positivamente la stagione con un minutaggio nettamente superiore: 2280’ contro i 1068’ di Brescia aggiunti ai circa 50 minuti in Serie A agli ordini del Lecce di Baroni. Le sue reti sono arrivate con Viali (Ascoli-Feralpisalò 3-0 e Cremonese-Ascoli 2-2) e Carrera (Spezia-Ascoli 2-1 e Ascoli-Pisa 2-1). Rodriguez è tornato nel Salento e, in attesa delle vacanze, ha ancora un anno di contratto con il Lecce.
Ed ora? Per ragioni tecniche, tattiche e di feeling con la direzione tecnica, appare difficile che possa avere una nuova chance nel massimo campionato, anche se l’eventuale conferma di Luca Gotti potrebbe lasciare aperto un piccolo spiraglio anche per lui. Altrimenti questa potrebbe anche essere l’estate del definitivo addio ad un calciatore che certo ha delle qualità, ma che dopo l’approccio-beast ci si sarebbe attesi di vedere con tutt’altra frequenza ed intensità.