Il fallimento dell’Italia, eliminata ieri sera agli Ottavi di Finale dalla Svizzera, è analizzato nella conferenza stampa del giorno dopo dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, che torna a parlare del calo del calcio italiano. Nel parlare di vivai, il primo dirigente si lascia andare in un riferimento chiarissimo al Lecce, campione d’Italia 2022/2023 con un gruppo di ragazzi provenienti da tutta Europa: “Meccanismo si inceppa nella mancanza di valorizzazione dei giovani, che hanno zero presenze con i club. Abbiamo valorizzato seconde squadre. Alcune squadre Primavera hanno in rosa 100% stranieri, in tutta Europa si cerca di ridurre l’età, la nostra Primavera ha aumentato di un anno il limite d’età. Purtroppo la ricerca continua del risultato sportivo a tutti i costi e in breve tempo non ti permette di avere pazienza sulla valorizzazione di questi ragazzi. Avete visto l’Under 17 come ha vinto l’Europeo contro il Portogallo: ti fa capire che hai ragazzi straordinari che a volte non giocano nemmeno in Primavera. Perché la federazione non può incidere su questo? Poi le responsabilità sono le nostre”.
E sui prossimi impegni, si legge nel live curato dal Corriere dello Sport: “La consapevolezza di non poter mancare l’appuntamento con il prossimo Mondiale c’è. Poi dobbiamo sempre fare i conti con la realtà, nessuno di noi è in grado di garantire risultato se non attraverso l’impegno. Dal 2018 la scelta della Federazione sui vivavi è sempre stata di finanziare sempre tutta l’attività di base. Dobbiamo allargare la base dei selezionabili, tra 60 giorni approcciamo la Nations League che ha grande importanza a livello di ranking. Questi sono i calciatori che abbiamo, siamo un po’ più lontani rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti ma non ci si può arrendere. Dobbiamo sensibilizzare al meglio e tirare fuori il meglio da questi ragazzi. Sappiamo che sarebbe disastro inimmaginabile non centrare la qualificazione per la terza volta di fila”.