Lecce-Nizza, le pagelle giallorosse: Marchwinski promette, Berisha disegna e Pierotti offre soluzioni

Le pagelle del Lecce: un po' appesantiti gli attaccanti titolari, molto più vivaci i subentrati. Da Gallo gli unici due errori del precampionato ma anche un assist

Fruchtl 6,5 – Avesse una S rossa su quello sfondo blu, nella prima vera azione del Nizza in cui è prodigioso sembrerebbe superman. Prende i dritti, prende i rovesci, poi si arrende ai tre montanti imparabili sui quali non ha la protezione dei suoi

Gendrey 6 – Sulle fasce gli Aquilotti della Costa Azzurra spingono e Boga gli salta in testa sfiorando il raddoppio. Poi gli prende le misure, gli si francobolla addosso e chiude vincendo la personale volata con l’ivoriano e con il suo sostituto Brahimi, concentrandosi soprattutto sulla proiezione offensiva

Gaspar 6 – Alla prima nel nuovo stadio si prende gli applausi all’uscita dal campo, segnale chiaro di come i tifosi ne abbiano apprezzato voglia di dedicarsi alla causa. Qualche volte anticipa, qualche volta è anticipato, poi colpi di tacco tra lo spettacolare e l’eccessivo ed un paio di galoppate rischiose ma anche entusiasmanti

Baschirotto 6,5 – Ci mette fisico, leadership e attenzione anche per aiutare il neo compagno. Placca gli avversari quasi sempre, salva un gol sulla linea e coglie un palo che sarebbe valso la rimonta

Dorgu 6,5 – Primo tempo da terzino costretto a concentrarsi più sulla marcatura che all’offesa. Quando è sbrigliato, la sua progressione da duecentista manda in crisi la fase difensiva nizzarda e dal suo mancino nasce soprattutto l’azione del 3-2 sfiorato da Baschirotto

Pierret 6 – Impressiona meno delle prime uscite giallorosse, lottando comunque quasi sempre alla pari di avversari che fino a pochi mesi fa guardava da una categoria sotto. Un colpo di testa largo di poco e qualche coraggioso tentativo di sciabolata lunga che non arriva a bersaglio

Maleh 6 – Titolare forse a sorpresa viste le recenti dichiarazioni di Corvino, si conferma buon amministratore della mediana e tra i più positivi. Pecca in precisione sia quando cerca un paio di imbucate per Krstovic che quando tenta il tiro da tre da distanza siderale, per il resto sufficiente

Oudin 5,5 – Il mago è ancora in break estivo, non solo non inventa ma tocca in generale pochissimi palloni. Sulla destra è un po’ fuori dal gioco, così prova ad accentrarsi senza avere ancora la velocità di pensiero dei tempi migliori

Rafia 6 – I tocchi (esteticamente ed in termini di efficacia) più belli della prima frazione sono i suoi, che tra le linee si muove bene, aiuta i due mediani e lancia Morente in un paio di circostanze. Impreciso al tiro, chiude in calando comprensibilmente affaticato dal caldo

Morente 5,5 – Tante idee interessanti senza avere ancora la gamba dei giorni buoni. Lo stile c’è, con la palla tra i piedi sa come andare sebbene la fase di apnea, in cui tarda a recuperare, sia ancora troppo prolungata

Krstovic 5,5 – Difficile da giudicare perché il Lecce della prima frazione è certamente più imballato e meno creativo di quello della ripresa. Lui si muove comunque con coraggio, provando a valorizzare almeno i pochi palloni toccati e riuscendoci parzialmente

Gallo 5,5 – La peggior prova nonché l’unica non sufficiente di un precampionato strepitoso. A freddo si perde clamorosamente Clauss che raddoppio, allo scadere non si oppone a Bouanani che segna il gol vittoria, però nel mezzo una discesa delle sue con assist vincente per Marchwinski

Ramadani 6 – Buon impatto sul match ed i giallorossi, dopo lo schiaffo estemporaneo post intervallo, crescono soprattutto nella zona nevralgica. Lotta bene, inciampando solo nell’azione del gol vittoria transalpino

Berisha 7 – Sarebbe stato forse un voto più alto, il più alto in assoluto se gli fosse riuscito il tentato ippon su Boudaoui che lancia al gol Bouanani. Sventagliate, un gol sfiorato su punizione, un altro con un tiro a uscire alto di nulla e tanta, tanta personalità

Banda 6 – Entra, attende, carbura e poi con il vento a favore vola verso un traguardo di regata che manca per poco, incespicando un paio di volte sul più bello. Resta una continua spina nel fianco degli avversari, soprattutto quando torna sulla “sua” sinistra

Marchwinski 7 – Per forza di cose si prende la palma di migliore dei suoi, perché anche se è solo un’amichevole la caratura della stessa dà il giusto valore alla doppietta d’esordio nel nuovo stadio. I palloni offerti da Pierotti prima e Gallo poi sono perfetti per andare di putt e lasciare il segno, con il Via del Mare ad urlare per la prima volta, e si spera non ultima, il suo nome

Pierotti 7 – Nettamente tra i migliori in campo in assoluto, capace di dare ottime indicazioni in chiave futura per il suo saper agire in più punti del rettangolo verde. Se le dà di santa ragione, tra proiezioni e atterramenti, con Rosario da punta, rifinisce da trequartista e si invola sulla fascia, uccellando il rivale “alla Walukiewicz” per far sbloccare subito il compagno polacco

Burnete sv

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