PARMA. “E’ la prima squadra che incontriamo con una difesa a 4 fino ad ora, e questa cosa cambierà un po’ le nostre uscite, offensive e difensive. Il Parma ha numericamente il nostro sistema, avendo diverse linee di gioco per caratteristiche degli interpreti. Ci sono analogie per costrutto delle idee e tipo di gioco. Sono molto veloci, con giocatori di qualità. Dobbiamo tener presente la loro pericolosità per esprimere le nostre qualità”.
SCELTE E AVVERSARIO. “Mi sembra che stiamo crescendo, ho questa sensazione giorno dopo giorno. Il ché non vuol dire vincere le partite, io sto cercando di andare nella nostra direzione. Non posso fare a meno di guardare l’interlocutore, ma il punto è cercare di capire quello che possiamo fare noi”.
SOLUZIONI. “Cerco di guardare a noi quando faccio le scelte, vedendo le partite e gli allenamenti. Il fatto che crescano parecchi giocatori mi dà mano libera nelle scelte. Rispetto anche solo a due settimane fa abbiamo a disposizione un numero più elevato di giocatori anche per alto minutaggio”.
ULTIMI ARRIVATI. “Bonifazi ha avuto un piccolo problemino, forse un’infiammazione dovuta appunto ai carichi di lavoro che stiamo facendo e non so se recupererà. Stanno crescendo anche Rebic e Guilbert, che erano inizialmente più indietro, e in generale è tutto il Lecce ad essere cresciuto ed avere disponibilità maggiori nei suoi interpreti sotto il profilo della condizione”.
INIZIO GARA. “Non credo che possiamo ragionare su che approccio ci sarà in base ai gol recentemente segnati ad inizio gara dagli avversari. Il Parma ha gamba e qualità per ripartire velocemente. Sull’onda della passata stagione ha entusiasmo e leggerezza, e con questo spirito sia molto dovuto l’aver segnato nei primi tempi. Poi c’è anche un tema di gestire le partite, sono anche stati sfortunati e senza ciò avrebbero una classifica anche migliore”.
BANDA. “Vedremo oggi come sarà, come me lo trovo. E’ stato assente per sette giorni rispetto alle dinamiche della squadra ma è tornato bene. Bisogna essere attenti all’accumulo dei carichi di lavoro. In Nazionale ha sofferto non per l’infortunio in sé, ma per le partite ravvicinate che non gli hanno consentito di assorbire il carico”.
CONCRETIZZARE. “Già nei primi giorni dal mio arrivo qui mi sono reso conto che questa squadra ha qualche problema nel finalizzare ciò che si crea. I dati sono impietosi, il Lecce è ultimo come percentuale di realizzazione rispetto a ciò che si crea. Non è facile da migliorare, ci lavoro particolarmente sugli ultimi 30 metri. Capita magari che c’è l’episodio che fa fare gol ad Andrea Ferrante (l’addetto stampa preso come esempio, ndr) che prende confidenza e fiducia, e magari è la sensazione positiva a cambiare le cose. Cercherò di innescare questi meccanismi”.
MEDIANA. “Pierret o Coulibaly? Vedo una crescita del maliano, fisicamente e non solo. L’ho visto a Torino e in settimana bene, è uno di quei giocatori su cui faccio particolare affidamento”.