L’ultimo era stato Matteo Pessina, nella stessa porta e sempre a tempo quasi scaduto, lo scorso 27 aprile. Ieri è toccato a Pontus Almqvist riaprire il conto dei gol degli ex subiti dal Lecce in campionato, con un mancino da due passi che sembrava poter essere un gol della bandiera ed invece ha fatto malissimo. Consentendo tra l’altro allo svedese di tornare ad un gol che gli mancava da addirittura 10 mesi, ovvero dal ko salentino per 2-1 in casa Roma.

La fine di un incubo per il neo attaccante del Parma, che con la maglia dei crociati non ha ancora trovato la titolarità ma intanto ha dato una risposta sbloccandosi in mischia e riaprendo una gara che sembrava chiusa. E dire che la sua partita non era iniziata benissimo, con qualche pallone sbagliato ed un buon controllo da parte di Gallo prima e Dorgu poi. Con il passare dei minuti i ducali hanno preso campo e fatto girare meglio il pallone, consentendogli di avvicinarsi alla porta e tenere in apprensione il Lecce. Fino al piatto mancino valso il 2-1 della speranza.

Un colpo che ha fatto bene a lui e alla sua squadra e molto male ai tifosi salentini, con i quali il rapporto però non si incrinerà di certo. Almqvist è stato infatti applaudito al momento del suo ingresso in campo, ricambiando scegliendo di non esultare al momento della rete che gli ha permesso di interrompere il digiuno. Braccia al cielo e segno di scuse che il Via del Mare, pur “ferito”, ha certamente apprezzato.