I numeri di Milan-Lecce 3-0: tanti tiri, pochi pericoli

La gara persa ieri a San Siro lascia in eredità ancora una volta le statistiche che hanno caratterizzato l'avvio di campionato.

Il Lecce tira tanto, non segna ed è incapace di reagire al primo schiaffone subito. Cinque minuti di annichilimento totale costano la sconfitta alla banda di Gotti dopo i primi 38 minuti di ordine tattico e qualche timida iniziativa chiusa però con una finalizzazione troppo timida per spaventare realmente Maignan. Subita la scoppola, i giallorossi sono usciti dal campo non dando quasi mai l’impressione di poter far male al Milan, neanche nel finale in dieci contro undici per l’espulsione di Bartesaghi e nonostante il palo colpito da Banda (in un’azione in cui il guardalinee aveva comunque ravvisato fuorigioco).

1.14 di xG contro i 2.09 del Milan sono frutto dei 16tiri a 15 del Lecce, 7-6 in porta (2 pali per il Milan con Abraham e Loftus-Cheek) ma 2-5 scagliati dall’area. Le tramsizioni, veloci, comandate da Gotti per cercare di soprendere avversari più quotati sono spesso condotte troppo velocemente con tiri che aumentano un numero che, senza gol e pericolosità, serve a poco. La definizione si rafforza notando che le occasioni da gol, secondo la statistica, sono state ben 16 a fronte delle 13 milaniste. La costruzione c’è da parte del Lecce: 16 passaggi chiave a 11. Leggendo i dati totali dei passaggi, parametrati anche con il diverso calibro dell’avversario, si nota l’89% di passaggi ok da parte del Lecce (328, l’89% di quelli tentati a fronte del 92% milanista) Manca però la precisione: su 7 cross tentati, solo 1 è arrivato a destinazione (4 su 10 per il Milan).

La prestazione positiva di Rebic di fronte al suo pubblico si traduce in 6 occasioni da gol, primo del match davanti a Theo e Leao a 3. Anche 6 passaggi chiave per superare il quartetto Dorgu-Gaspar-Theo-Krstovic a 2 Dominanza milanista nei passaggi nella trequarti riusciti: Reijnders 23, Leao 20, Theo 17, Emerson Royal 13 e Pulisic 11. L’ex AZ è il secondo sui passaggi riusciti dietro a Tomori (80). Krstovic domina (amaramente) ancora la classifica dei tiratori. Ben cinque tiri verso la porta, due in più di Abraham, Leao e Dorgu. La rivoluzione descritta da Fonseca fa bene anche a Rafa Leao, autore dell’assist geniale per il 2-0 di Theo Hernandez e imprendibile per l’avversario diretto: 6 dribbling. Ramadani ha macchiato una partita di grande volontà, primo del Lecce per chilometri percorsi (11,2) e palle giocate (63) con il pallone perso malamente per mano di Morata prima del 3-0.

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