Le pagelle di Udinese-Lecce: Ramadani, adesso basta! Gaspar lotta nel deserto, Krstovic fantasma

Udinese-Lecce, le pagelle: del montenegrino stavolta pesa l'errore difensivo. Dorgu luci e ombre, Morente troppo lento

LECCE:

Falcone 6 – L’Udinese non è che crei così tanto, anche se a cospetto all’imprecisione del Lecce sembra giocare a freccette, ma quando lo fa il portiere risponde presente. Kabasele, Ehizibue e Kamara trovano i suoi guantoni sulla strada, in circostanze comunque non così pericolose. La punizione di Zemura non è un razzo, seppur certo non colpa sua

Guilbert 6 – Ancora una volta autore di una buona prova. Potrebbe fare di più in avanti, ma tutto sommato si disimpegna anche nella fase di dribbling ed in un paio di traversoni. Sostituito e certo non per colpa sua

Gaspar 7 – Una prova completamente inadeguata al nulla che ha intorno. I palloni che gli capitano a tiro sono tutti suoi, alti, bassi, lunghi, in velocità, giocati con classe e concentrazione. Visto lo stato di forma suo e quello di non forma del centrattacco, tanto vale far fare il jolly anche a lui

Baschirotto 6 – Predominio certamente meno evidente di quello dell’angolano, eppure tutto si può dire tranne che il capitano non disputi una prova difensivamente positiva. Lo stesso non si può dire di quando è chiamato ad impostare, diventando impreciso e autore di improbabili parabole. Se gli altri facessero il proprio lavoro, tuttavia, non ce ne sarebbe bisogno

Gallo 6 – Prestazione sulla falsariga di Guilbert, alla quale si può rimproverare poco. Soffre dietro la verve di Ehizibue che sfiora il vantaggio, poi però alla lunga lo contiene con astuzia. Davanti qualche buon duetto e un missile largo di non molto

Ramadani 4 – Adesso veramente non se ne può più. I palloni persi in zona sanguinaria stanno diventando innumerevoli, ed ora puntualmente portano a gol avversari, senza che questo aspetto sembri interessare a qualcuno. Il tutto in una partita piena di chiusure imprecise e giocate offensive tra l’errato e l’inguardabile

Pierret 6,5 – Torna positivo dopo un bel po’ di uscite sottotono. Il francese è l’unico che dà ordine ad un centrocampo altrimenti decisamente impreciso e confusionario. Gli mancano i tempi ideali per alzare il livello delle giocate, ma quando riesce a toccarli è preziosissimo in entrambe le fasi

Dorgu 5,5 – Alla fine dei giochi, l’unica vera opportunità che il Lecce ha per colpire è la sua, che il danese spreca mandando alle stelle. Ha di fronte un gigante di 206 centimetri che punta mezza volta, semplicemente perché, inutile fare retorica, non ha al momento i colpi naturali dell’ala destra che gioca a piede invertito. Di colpi ne ha comunque tanti altri, così è prezioso nel ripiegare e non teme nel prendersi la squadra sulle spalle, stavolta con risultati mediocri

Coulibaly 5,5 – Il maliano avanzato dalla trequarti sembrava poter essere la scelta tattica vincente visti i tanti palloni recuperati. Il fatto che però questo sia stato puntualmente vanificato da giocate imprecise negli ultimi venti metri, di cui proprio l’ex Salernitana è tra i principali protagonisti in negativo, in particolare quando sullo 0-0 devo solo mandare in gol Dorgu e invece sbaglia tutto. Peccato, perché nel complesso la prova non è stata male

Rebic 5,5 – Sembra poter essere quello in grado di spaccare la partita e creare la superiorità. Ed in effetti alla prima palla toccata manda in porta Dorgu, che spreca. Resta però questo l’unico lampo di una gara altrimenti non all’altezza

Krstovic 5 – Poco più che un fantasma. L’unico tiro è un pretenziosissimo destro dai 30 metri, situazione in cui poteva fare diversamente. E’ vero che è isolato a lottare contro tutti e che gli arrivano pochi palloni, come è vero che nelle due circostanze che gli vengono apparecchiate fa poco più che il solletico a Bijol

Rafia 5,5 – Un po’ la fotografia di questo Lecce, che ha qualche mezzo (ma non troppi) e si danna senza riuscire a lasciare il segno. E, ancora una volta e senza volergli assolutamente dare colpe che non ha, con lui in campo non si vince

Pierotti 5,5 – Dentro per dare più verve di un Rebic in calo, crea solo caos e falli. Davvero troppo poco

Morente 5,5 – Non ne indovina mezza, troppo indietro rispetto ai ritmi della Serie A

Oudin 5,5 – Non lascia il minimo segno quando dovrebbe esserci l’assalto finale

All. Gotti 5 – Le colpe di un momento negativo ed assolutamente evitabile sotto una lunga serie di punti di vista andrebbero divise tra almeno una ventina di soggetti. Tra questi, sicuramente, il mister, che ignora la possibilità di riproporre quel 4-4-2 modulo con il quale il Lecce si è espresso meglio scegliendo di sacrificare Rebic sull’ala e alzare un Coulibaly buono in pressing ma impreciso in rifinitura. Dalla panchine troppe poche soluzioni per una squadra che dovrebbe cercare di vincere o reagire, eppure riesce a sbagliare comunque qualcosa

Qui le pagelle dell’Udinese.

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