Se già il Lecce ha palesato difficoltà a segnare in gare con numerose palle gol, figurarsi quando le occasioni sono minori rispetto all’avversario. L’Udinese torna alla vittoria, batte 1-0 il Lecce e capitalizza una superiorità palesata anche da 2 legni (Kabasele e Zarraga) oltre che dalle statistiche offensive. 12 tiri a 9 (4-3 in porta) con differenze nella capacità di concludere su palla inattiva (3-0) sintomo dell’ottima preparazione di Runjaic. L’Udinese ha messo in difficoltà il Lecce appesantendo l’attacco nella ripresa (Davis-Lucca) insieme e giocando con numerosi cross: 11 su 21 contro i 5 su 11 del Lecce. I giallorossi hanno creato 8 occasioni da gol con altrettanti passaggi chiave, stessi numeri per i padroni di casa. L’indice xG ha premiato la produzione dell’Udinese: 1.67 a 0.65.
Rispetto al passato recente, il Lecce ha peggiorato il dato della precisione passaggi. 272 tocchi ok per il 79% di precisione (80% per l’Udinese con 350). 84 passaggi nella trequarti (Karlstrom 11, Zemura 10 ed Ekkelenkamp 9) contro 42 (Gallo 9) danno idea della pressione operata dall’Udinese sul Lecce, incapace di uscire dalla propria metà campo nel secondo tempo, pressione che ha anche posto le condizioni per l’errore tecnico di Ramadani che ha generato la punizione-gol di Zemura. Gotti si è affidato, invano, a numerose ripartenze orchestrate con palloni lunghi (39-18), ma Okoye è uscito dal campo senza operare interventi al di là dell’ordinaria amministrazione.
Bijol si è riscattato con una prestazione ai limiti della perfezione. Lo sloveno è stato al top per recuperi (10), palloni giocati (82) e passaggi riusciti (57). Coulibaly, avanzato nel suo raggio d’azione, si è trovato a gestire senza far male 2 occasioni da gol. I giallorossi, nonostante la pressione subita sui cross, si tengono le prestazioni positive di Baschirotto e soprattutto Gaspar. L’angolano è stato il giocatore del Lecce più preciso nei passaggi (85%) dietro a Baschirotto (91%). I 9 recuperi di Ramadani sono annullati dal tiro dall’interno dell’area sparato in curva e, soprattutto, dalla seconda sanguinosissima palla persa costata un gol. Gallo è stato il giallorosso più “verticale”: 19 passaggi in avanti, 2 passaggi chiave e 2 occasioni da gol offerte. Dorgu tiratore al top: 3 conclusioni senza precisione.