«Assumere la guida di una compagine in corso d’opera è sempre complicato – afferma De Canio – Si ha a disposizione pochissimo tempo per conoscere e valutare le caratteristiche tecniche, umane e caratteriali dei calciatori a propria disposizione e rapportarle alla propria idea di calcio. Il tutto, mentre l’ambiente si aspetta che ci sia una svolta decisa».
Poi sull’importantissimo aspetto relativo ai risultati: «Se si ha la fortuna e l’abilità di iniziare col piede giusto, allora si allontanano le pressioni. In caso contrario, il peso diventa più gravoso. È fondamentale il supporto del gruppo dirigente al nuovo allenatore. In seno al club deve esserci la consapevolezza che non è possibile intervenire con la bacchetta magica, che c’è da lavorare sodo. Il tifoso è comprensibilmente interessato solo al risultato».