La prima certezza del Lecce di Marco Giampaolo è Ante Rebic punta. Dall’ora di gioco svolta in due tempi contro la Primavera ne esce questa prima importante indicazione. Senza Krstovic, in Nazionale, e Burnete, a parte, Rebic è stato utilizzato nella posizione per lui immaginata e disposta dall’area tecnica sin dal suo arrivo. Il croato ha giocato nel primo tempo con Pierotti a destra e Morente a sinistra. Oudin e Sansone i più tecnici partner della ripresa. Giampaolo ha richiesto qualità nella gestione del pallone, comandando poi attenzione alle marcature preventive per la linea difensiva in fase di possesso. Questo perché il Lecce, squadra che dovrà proporre gioco, dovrà evitare di soffrire oltremodo su palloni persi con veloci transizioni avversarie. Pelmard e Guilbert si sono avvicendati sulla destra in difesa, con Jean-Baschirotto e Gallo fissi.
Giampaolo, sempre in mezzo al campo, ha seguito le azioni in prima persona in una partita dove è stato da ricordare anche il bellissimo sinistro sotto l’incrocio di Gorter, centrocampista scuola Ajax titolare nella Primavera di Scurto. A pareggiare il gol dell’olandese, nel primo tempo, ci ha pensato Coulibaly. Il maliano, centrale di centrocampo è stato il trait d’union tra le due formazioni (con Helgason e Kaba nel primo tempo, tra Marchwinski e Hasa nella seconda mezz’ora). A Marchwinski e Oudin è stato chiesto di tentare la giocata personale e farsi vedere con personalità sui tocchi dei compagni. Il francese ex Bordeaux ha suggellato lo 0-1 del secondo spezzone di gara.