I migliori 45’ del Lecce di Marco Giampaolo spingono alla vittoria. Contro il Monza, il Lecce ha iniziato a mille (1-0 al 3’ e rigore sbagliato al 10’) mostrando qualità, palleggio e capacità di rialzarsi dopo il regalo servito da Dorgu per il temporaneo pari poi annullato da Krstovic. Nella ripresa, baricentro più basso (43.33 metri contro 50.85), meno ordine a centrocampo e maggiore pressione da parte degli ospiti, ma senza parate da tiri in porta per Falcone (bravo in tre spinosi palloni vaganti).
Lecce superiore negli xG: 1.40 a 0.59. Finalmente, i padroni di casa, la squadra con più discrepanza tra gol segnati e gol attesi, segnano più del dato xG. I salentini hanno tirato di più (11-9 e 9-4 nei primi 45’), inquadrando la porta (4-0) e tirando di più dall’area (7-5) e confezionando più occasioni da gol (2-1). Meglio il Monza in corner (2-7) e passaggi chiave (6-8), forte anche di un possesso palla superiore: 56% a 44%. I brianzoli hanno fisiologicamente conquistato più passaggi (315-252) con più precisione (82% a 77%). La pressione della ripresa si legge in un considerevole distacco nel dato dei passaggi nell’ultimo terzo: 87-55 per il Monza.
Krstovic, in gol, è tornato leader dei tiri: 5, con due occasioni successive alla parata di Turati dal dischetto e precedenti al timbro su assist di Pierotti, ancora una volta decisivo per un gol di Krstovic al Monza. A seguire il montenegrino, Maldini (3) e Mota-Berisha-Dorgu (2). Morente (2 dribbling riusciti) è secondo con 13 passaggi riusciti nell’ultimo terzo dietro ai 14 di Bondo. Altra partita ok per Rafia, autore di 2 passaggi chiave. Dorgu è sempre al centro della costruzione del Lecce: 59 palloni giocati, ieri secondo solo alle 79 di Pablo Marì. Dietro il danese, la mano di Giampaolo si vede nelle 48 toccate da Falcone, primo manovratore del gioco leccese.