Forse per sbloccarlo ci voleva una gioia personale, e non è un caso che la prima vera ottima gara di Tete Morente in maglia Lecce sia giunta in occasione della partita in cui ha trovato il gol. Una rete bella ed importantissima, utile e mettere le cose in chiaro con un Monza che poteva essere battuto con più disinvoltura se anche i compagni fossero stati più cinici. Un toccasana per un calciatore che ha incontrato non poche difficoltà nei suoi primi mesi salentini.
Giunto a parametro zero forte di una buona esperienza nella Liga spagnola ed un ultimo campionato da assoluto big di categoria in Segunda Division, giocate e numeri in zona gol facevano ben sperare i tifosi giallorossi. L’approccio in maglia Lecce è stato però ben al di sotto delle aspettative. Morente ha pagato subito i ritmi e la fisicità della Serie A, apparendo lento e leggero e di conseguenza non riuscendo ad esprimersi al tiro ed al cross.
Sotto la gestione Gotti qualcosa di interessante l’aveva mostrata solo con il Parma, una sorta di caso isolato che poteva fare il paio con la prova tutto sommato positiva con la Juve, all’esordio con mister Giampaolo. Il quale gli ha dato fiducia nell’abulica ripresa di Roma e soprattutto nuovamente dall’inizio la scorsa domenica. Il primo pallone toccato è stato un controllo di classe dopo taglio perfetto, certo favorito dalla pessima posizione dei difendenti del Monza. Stop, avanzata e palla in rete. Tutto bello ed importante, perché le successive giocate d’alta scuola ed efficacia ci hanno mostrato un altro Tete, finalmente in confidenza con pallone, maglia e compagni. Uno sblocco psicologico comprensibile e necessario, al quale però dovrà dare continuità con lavoro e convinzione. Per dimostrare di meritare di essere protagonista con il Lecce in Serie A.