LECCE. «Come città l’ho sempre avuta nel cuore. Fu la prima nella quale andai dopo la Primavera dell’Inter, ci salvammo dopo un’annata stupenda nel 2010. Non sono potuto rimanere per varie vicissitudini, ma l’ho sempre seguita negli anni in Germania, perché le persone sono le più calorose d’Italia. Ritornare da più esperto mi ha fatto grande piacere anche se purtroppo ho potuto giocare solo nel girone di ritorno. Mi ha lasciato tanti bei ricordi ed ho lasciato tanti amici, compresi Liverani ed il Presidente Sticchi Damiani».
SALVEZZA. «Seguo Lecce e Monza e penso che l’anno scorso il Verona abbia dimostrato che si possono fare grandi rimonte per salvarsi. Poi come dicevi tu la classifica è molto corta, uno si può ritrovare coinvolto nella lotta salvezza e poi chiamarsi fuori con poche vittorie. Le squadre dovrebbero per questo pensare a costruire un’identità che poi fra la Primavera e maggio sarà fondamentale».