Federico Coppitelli è stato il primo “coltivatore” di Patrick Dorgu. Nel 2022/2023, le folate offensive del danese hanno contribuito allo storico scudetto del multietnico Lecce Primavera. “Il Lecce ha avuto una grande capacità nello scovare Patrick – racconta l’allenatore-. Era in Primavera, non si allenava spesso in prima squadra, eppure il direttore Corvino lo ha promosso nei 22 tra i grandi e una volta avuta la sua possibilità, ha avuto ragione lui. Nel Lecce un giocatore forte non va per tre anni in prestito, ma viene messo dentro”.
Coppitelli continua: “È stato molto bravo Fabio Piluso, il capo scout giallorosso, che andò a vedere un torneo dove giocava la Danimarca Under-18 e lui era l’unico calciatore della squadra senza contratto professionistico. Ricordo che lo prese e al suo arrivo gli dissi: ‘Ho avuto Singo al Torino e mi sembra quel livello lì’. E infatti è arrivato in A, sono contento per Patrick perché ha dimostrato di saper evolversi anche in altri ruoli, è un calciatore fuori dal comune e deve essere bravo a fare in modo che tanti aspetti del suo carattere, che a oggi sono qualità, rimangano. È un ragazzo tranquillo e sereno, mi diceva sempre ‘Whatever’ in inglese (“Si dai, ok”, ndr), e questo modo di essere gli ha consentito di esordire in A contro Felipe Anderson senza affanni. Deve mantenere l’ambizione alta. Ha tutto per il salto di qualità”.