LECCE:
Falcone 6,5 – In una gara veramente brutta, con un Lecce nelle peggiori versioni casalinghe stagionali ed un avversario non irreprensibile, il portiere riesce ad essere il migliore dei suoi. E non era certo difficile, ma comunque fa il possibile per tenere ancora inviolata la porta. Decisivo su Lucca e Payero, si arrende al rigore inventato da Guida e Bonacina
Guilbert 5,5 – In partite del genere, in cui resistere non basta (anche perché l’avversario non è di quelli che danno la vita per attaccare a testa bassa), vengono fuori i suoi limiti offensivi. Due brutti cross, un dribbling e corsa a vuoto. Il francese oggi non supporta la fase offensiva
Baschirotto 6 – Perde la testa e la posizione per protesta per un fallo in area su Coulibaly inesistente, come inesistente era quello di Jean su Lovric. Per il resto svolge il suo compiti in un match in cui non è certo lui ad essere mancato. Male in fase di impostazione, come tutti
Jean 6 – E dovremmo bocciarlo per quell’intervento reso mostruosità dalle giacchette nere? Non se ne parla, perché quello è intervento da difensore in una gara in cui il suo unico errore è stato il ritardo nella chiusura su Lucca ad inizio gara. Poi grande attenzione e abilità in più di una circostanza, con anche più guizzi rispetto a tanti elementi offensivi
Gallo 5 – Per carità, quando il centrattacco è così pesante e bloccato è da lui che ci si attende qualcosa in più. Il siciliano però è impreciso come non lo vedevamo da anni, a partire da un cross per un solissimo Krstovic errato clamorosamente. Da lì una lunga serie di tocchi imprecisi a vanificare quasi ogni azione giocata
Rafia 5 – Certo che se gli è stato preferito un Rafia in questa versione, vuol dire che le condizioni di Berisha erano basse veramente. Nel pessimo approccio collettivo, dunque non imputabile a lui, è quello che sbaglia di più. Completamente fuori ritmo per un confronto con Helgason a dir poco impietoso
Coulibaly 6 – Sufficienza presa per i capelli in un centrocampo oggi davvero in difficoltà. Lotta come può, mancando di precisione ma essendo anche l’unico a riuscire a girare la palla nel gioco giallorosso. Si lancia in avanti subendo un colpo “alla Lovric”, non riuscendo a trarne lo stesso beneficio
Pierret 5,5 – Brutto primo tempo quello del francese, ovviamente in bella compagnia dei suoi compagni. Fuori posto e poco preciso nel giocare la palla, cresce in una ripresa certamente migliore. Meglio dopo l’intervallo, ma solo in confronto al nulla della prima frazione
Pierotti 6 – Fuori evidentemente perché il meno in forma del tridente. Perché nella prima frazione è stato comunque il più pericoloso in assoluto dei suoi, pur viaggiando a giri inferiori al solito. Utile anche a ripiegare per aiutare Guilbert, visto che da quella parte si gioca con uno in meno
Krstovic 5,5 – Contro una coppia di centrali praticamente impeccabile e senza mezzo pallone buono a proprio favore fare meglio era praticamente impossibile. Tra i meno colpevoli della sconfitta, non riesce tuttavia a trovare altri modi per farsi sentire. Risultando anche impreciso al momento di appoggiare palloni utili per i compagni
Morente 5,5 – Spagnolo versione polveri bagnate, sotto tutti i punti di vista. Peccato, perché lascia intendere la possibilità di accendersi da un momento all’altro, restando però solo nel campo delle possibilità. Abulico come la prova di squadra
Berisha 6 – Poco e piano, ma il Lecce accelera con il suo ingresso in campo. Almeno migliora la precisione sui corner, la voglia di verticalizzare ed arriva anche un’insidiosa conclusione. Ma è troppo poco e si vede
Karlsson 6 – Gli diamo questa sufficienza giusto perché un po’ di brio lo regala. Un paio di corner, un ottimo cross sventato da Solet e qualche utile combinazione con Gallo riescono quantomeno ad impensierire Bijol e compagni. Certo, da uno con il suo curriculum è lecito aspettarsi qualcosa di più
Rebic 5,5 – A proposito di aspettarsi di più, non bastano tutte le attenuanti del caso per promuovere la prestazione del croato. Impatto nullo, palloni quasi totalmente mal gestiti
N’dri sv
Danilo Veiga sv
All. Giampaolo 5,5 – Quello odierno si gioca la palma di Lecce più brutto della versione Giampaolo assieme a quello visto con l’Inter. Stavolta di fronte però nessuna corazzata, ma un’Udinese onesta ed in forma che ha stravinto la sua partita a scacchi con il mister che stavolta non indovinato le sue mosse. Evita il 5 perché dai, perdere un punto per un rigore del genere è una barzelletta, come da giusta definizione presidenziale