Sticchi sul rigore dato all’Udinese: “Una barzelletta. Più serio il mancato rosso a Payero”

Il presidente dell'US Lecce si presenta in sala stampa dopo Lecce-Udinese 0-1

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Il presidente Saverio Sticchi Damiani si presenta in sala stampa dopo la sconfitta contro l’Udinese decretata dal contestatissimo rigore nato dal contatto tra Jean e Lovric indotto dalla chiamata del Var: “Parlo io per affrontare questo tema. La partita non è stata bella, non equilibrata, ci sono stati più episodi che hanno spostato tantissimo, fanno tutta la differenza del mondo. Facciamo una fatica enorme a capire regole, protocolli. Primo, c’è l’arbitro dal campo che vede e fa platealmente segno che si può continuare. L’arbitro lo ha platealmente comunicato e il Var è intervenuto su una situazione così ed è gravissimo. Si va a sovvertire il protocollo per un rigore improponibile, inconcepibile. Mi dispiace per Bonacina, mandato al massacro per decretare un rigore fuori a ogni grazia di Dio. Gli ho detto che mi è dispiaciuto per lui, non poteva essere chiamato per un rigore inesistente. Abbiamo coniato un rigore in cui un attaccante cerca un gomito aperto dove sbattere, ci rende ridicoli. Interpretare le regole così ci rende ridicoli. Ora, da oggi, tutti gli episodi devono essere puniti. Su Coulibaly quest’interpretazione ridicola non valsa più. Ce ne potevano stare due di interpretazioni ridicole, con due rigori ridicoli”

Il presidente pone l’accento su un altro aspetto: “Il secondo giallo su Payero è più serio. Impossibile non dare il giallo per un intervento così, quello su Jean. Noi ci mettiamo tutta la buona volontà per comprendere. Al Var c’è lo stesso arbitro che trovò il pestone di Piccoli che non ci fece vincere col Milan. Succede la seconda volta e comincia a essere un po’ pesante. L’anno scorso arrivarono le scuse a fine stagione, non so se arriveranno quest’anno. Noi portando a casa un pareggio oggi avremmo fatto tutta la differenza. Ogni volta affrontiamo difficoltà enormi, oltre a quelle naturali per una società come il Lecce. Sono cose difficili da comprendere per i ragazzi”.

E infine: “Si dice niente rigorini? Noi siamo molto attenti ai messaggi dati. Rispettiamo le regole. Mi è dispiaciuto davvero per l’arbitro. Non si può essere chiamati per un episodio così e gli hanno fatto vedere gli unici due fotogrammi che avrebbero potuto alterare la dinamica. E’ un’autentica barzelletta, inutile che giriamo attorno. La partita è stata decisa da quest’episodio e un punto conta tanto per il Lecce, soprattutto quando l’arbitro aveva visto bene. Un Var esperto non può chiamare così un arbitro giovane. Faccio i complimenti all’Udinese ma quest’episodio è determinante”.

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