Che partita ti aspetti al Franchi?
“Sarà una partita tirata perché la Fiorentina non potrà assolutamente sbagliare. D’altro canto scenderà in campo impaurita. Sarà interessante poi vedere che atteggiamento avrà il Lecce, ovvero se deciderà di attaccare subito o sarà comunque spaventato. Ci saranno circa 20mila tifosi al Franchi, pubblico che non avrà risultato altro dalla vittoria. Non escludo che possano arrivare i primi fischi qualora il risultato non dovrebbe sorridere, cosa che apporterebbe ulteriore tensione”.
Come giudichi ad oggi i campionati di Fiorentina e Lecce? Pensi raggiungeranno i rispettivi obiettivi?
“La Fiorentina ha avuto un andamento altalenando, iniziando male, vincendone otto di fila con una classifica importante e poi calando. Si parlava solo qualche settimana fa di Champions League, ora la squadra è in difficoltà, fatica ad esprimere la propria identità. Venerdì è importante e potrebbe anche costare la panchina a Palladino. In generale è un campionato in linea con l’andamento viola delle ultime stagioni, anche se in base ai mercati estivo ed invernale ci si aspettava qualcosa in più. La classifica resta buona, ma la Fiorentina deve invertire la rotta per migliorare e cercare di raggiungere l’obiettivo Europa League. Il Lecce aveva iniziato male, c’è stato un cambio in panchina e adesso mi sembra un Lecce in linea con le stagioni precedenti. Attualmente la posizione è buona, deve cercare di trovare il gol anche con altri giocatori rispetto agli attaccanti. Può tranquillamente ambire alla salvezza”.
Capitolo Pongracic: com’è stata la sua prima metà di stagione e che idea di lui ti sei fatto?
“E’ arrivato per sostituire Milenkovic, fortemente voluto da Palladino. Questo nonostante l’idea di giocare a 3 ed il fatto che il croato non lo avesse fatto spesso in passato. Infatti nelle primissime uscite ci sono state delle difficoltà, sono arrivati gli infortuni e si parlava di grande flop in base agli investimenti. Con il nuovo anno si sono invece viste buone cose, complice il passaggio all’assetto a quattro, tanto da aver messo fuori Comuzzo. Non siamo però ancora al punto di dire che stia valendo la cifra sborsata”.
Come dovrebbero scendere in campo i gigliati contro i giallorossi?
“Gli indisponibili sono ancora tanti, Kean, Gudmundsson, Colpani più lo squalificato Richardson. Non c’è da escludere che si possa cambiare assetto tattico perché in attacco gli uomini sono contati. Potrebbe essere 3-5-2 con De Gea, poi Comuzzo, Pongracic e Ranieri. Quindi Dodo e Gosens esterni, con Cataldi, Mandragora e Fagioli centrali. In avanti Zaniolo e Beltran”.