Il Lecce continua la sua astinenza dal gol e, dopo il match interno con l’Udinese, cade anche contro una Fiorentina “condannata” a vincere e sotto pressione. La rete di Gosens in avvio su cross di Dodò ha rotto l’equilibrio della gara e il Lecce ha fallito la reazione non sfruttando l’occasione al termine del primo tempo con Karlsson. Nella ripresa, Giampaolo ha operato dei cambi, inserendo soprattutto Helgason sulla trequarti, ma è stata la Fiorentina a mancare il 2-0 con il rigore tirato sul palo da Beltran. Su un altro legno dell’argentino, l’occasione più nitida, capitata sui piedi di Danilo Veiga e terminata fuori.
1.67 a 0.77 di xG segna la superiorità della Fiorentina anche grazie al rigore. Superiorità viola in tutte le conclusioni: 10-8 totale, 8-5 dall’area, 5-2 fuori (3-3 nello specchio). 8 passaggi chiave a 6 hanno creato più occasioni (2-2). In vantaggio, la Fiorentina ha lasciato giocare il Lecce attendendolo e sfruttando gli spazi in ripartenza. Da qui ne è uscita la superiorità giallorossa nei passaggi. 361 a 317 in totale, 80-77% di precisione, 59-48 nell’ultimo terzo e 164-143 in avanti. Leggera superiorità nel possesso palla anche per il Lecce: 52 a 48%.
2 passaggi chiave per Dodò, Beltran (primo per tiri con 3) e Fagioli denotano la qualità del roster di Palladino. Mandragora (10) e Ndour (8) sono però dietro a Morente (13) nei passaggi riusciti nell’ultimo terzo. Gaby Jean al centro della prima costruzione del Lecce. L’ex difensore dell’Annecy è il primo per palloni giocati (98 davanti a Guilbert a 74 e Baschirotto a 71) e passaggi riusciti (75 davanti a Baschirotto a 48 e Guilbert a 44). Sala, all’esordio con il Lecce con il subingresso a Gallo, è stato il primo calciatore per disponibilità al passaggio, dato che misura i movimenti senza palla.