CLASSIFICHE. «I punti servirebbero ad entrambe le contendenti, per i motivi diametralmente opposti. I bianconeri padroni di casa perché puntano a qualificarsi per la prossima Champions, i giallorossi ospiti perché voglio restare in massima serie. Sulla carta, però tra le due formazioni il divario è netto, a tutto vantaggio dell’undici guidato da Tudor. Il nuovo allenatore conosce bene la piazza. Con lui in panchina la Juventus ha ritrovato slancio ed è in crescita. Al Lecce potrebbe non bastare giocare con il cuore per strappare un risultato positivo e muovere la classifica».
IL LECCE. «Solo il campo emette i verdetti che contano e sempre più spesso sono gli episodi a determinarli. Bisogna però portarli dalla propria parte. I bianconeri tenteranno di fare valere la propria superiore cifra tecnica, ma i giallorossi dovranno credere in se stessi, tenendo botta e provando a sorprendere i più quotati rivali, giocando al meglio le proprie care a disposizione».
SALVEZZA. «Pensare al lungo periodo non ha alcun senso. Nell’immediato lo scoglio è costituito dalla trasferta di Torino e solo sui questa i salentini dovranno focalizzarsi. Dal giorno dopo inizieranno a ragionare sul match seguente e così via. Sarebbe deleterio spendere energie mentali e logorarsi, pensando alle indisse con le quali bisognerà farei conti da qui alla conclusione. E per questo che la mia analisi si ferma alla sfida di sabato. Per il resto, si tratterà di dare il massimo in ogni partita, senza risparmiarsi e credendo nelle proprie possibilità».