Ylber Ramadani è partito dalla contestazione nei minuti finali di Lecce-Como 0-3 con toni sinceri ma amari: “Noi capiamo la curva. Non è facile metterci la faccia dopo un risultato così. Noi non entriamo in campo sempre per perdere, giochiamo per i tifosi e per la nostra famiglia. Se i tifosi fischiano è perché si sentono come noi”.
L’albanese prova a proiettarsi alla partita contro Atalanta e Napoli: “Il Lecce è frenato perché non facciamo gol e il gol porta a punti. Sappiamo che ci sono due partite difficili ma nel calcio nulla è impossibile”
E poi: “Siamo tutti responsabili. Non è solo l’allenatore, che fa le scelte. Io sono il primo, non è facile venire qua e parlare quando perdi in questa maniera ma io sono il primo che si prende le responsabilità a partire da lunedì”.
Ramadani conclude facendo un’analogia con la stagione passata: “L’anno scorso era così, perdemmo 1-0 con il Verona e poi tornammo alla grande. Spero sia una chiave che ci possa far ripetere con l’Atalanta. Dobbiamo reagire in campo per forza se vogliamo rimanere in Serie A. Tutto il gruppo deve essere tale, mancano solo cinque partite e tutti dobbiamo fare di più, a partire da me”