Il pensiero di Marco Giampaolo prima della conferenza stampa del pregara alla vigilia di Lecce-Napoli, doveroso, descrive lo stato d’animo di un gruppo che ha perso una colonna: “Gestire quello che è successo a noi non è per niente facile -ha raccontato il tecnico-. Ci sono gli aspetti tecnici, morali, professionali e poi c’è la sensibilità che ognuno ha nella gestione del dramma. Tutti noi abbiamo perso un uomo della nostra squadra e della nostra famiglia”.
C’è però un campionato da finire e una salvezza, il punto più alto della storia del Lecce, da poter raggiungere. L’ostacolo è altissimo, il Napoli lanciato verso la conquista del quarto scudetto con Antonio Conte in panchina. Davanti a Falcone, la difesa dovrebbe essere quella di Bergamo, con Guilbert preferito a Danilo Veiga. Il piano partita preparato condizionerà le scelte a centrocampo, dove torna Berisha. Ramadani e Coulibaly sono i profili sulla carta adatti per contrastare la sostanza della mediana partenopea dove spicca McTominay. A completamento, non sono da sottovalutare le chance di Kaba e Pierret.
L’ingresso in lista di Sansone ha aumentato le carte da giocare sulle corsie offensive (e non solo). Pierotti, diffidato al pari di Rafia e Ramadani, potrebbe agire a destra con Morente a sinistra e, al centro, Krstovic.
La probabile formazione (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Kaba, Ramadani, Coulibaly; Pierotti, Krstovic, Morente. All. Giampaolo