Il fortissimo ricordo di Graziano Fiorita ha preceduto l’inizio del match. Vicino la panchina del Lecce sono state depositate tre corone di fiori provenienti dalla Croce Rossa e da associazioni del territorio salentino. Dal settore ospiti, un rappresentante della tifoseria organizzata del Napoli ha lasciato un’altra corona di fiori azzurri firmata dai gruppi mentre sono partiti dei cori contro le istituzioni calcistiche.
L’inno della Lega Serie A è stato coperto da fischi di tutto lo stadio e la Curva Nord ha srotolato uno striscione senza filtri: “Lega infame Lecce ti schifa”. Dal settore ospiti, gli ultras del Napoli si sono pronunciati (uniti tra Curva A e Curva B) con un “24 aprile 2025, Lega Italiana figli di p…. RIP Graziano”. E in Curva Sud: “Il sistema ti oltraggia, Lecce ti omaggia. Ciao Graziano”.
Prima del minuto di raccoglimento il Lecce si è stretto in panchina e Antonio Conte, visibilmente commosso, accompagnato da Giovanni Di Lorenzo, ha donato le corone di fiori provenienti da Napoli (SSC Napoli oltre a quella delle curve partenopee). Durante il minuto di silenzio, i titolari del Napoli si sono stretti al gruppo giallorosso e per i primi cinque minuti la Curva Nord ha seguito il match in silenzio. Al 5′ è stato esposto un altro striscione firmato Ultrà Lecce contro il mancato rinvio: “Il dio denaro decide, la morte si irride. Sistema calcio puzzi di marcio”. I cori contro la Lega partiti dalla Curva Nord, applauditi dagli ultras napoletani, sono stati accompagnati da una pioggia di fumogeni e petardi che ha costretto l’arbitro Massa a sospendere il match.
La partita è ripresa dopo circa sei minuti. Dopo un “Graziano sempre con noi”, sono proseguiti i cori contro la Lega Calcio. Durante il secondo tempo, la Curva Nord ha esposto un altro striscione dedicato ai tifosi dell’Atalanta con chiaro riferimento alle manifestazioni di solidarietà di domenica scorsa: “27.04.25 Stima e rispetto per il rivale bergamasco”.
