Giampaolo e il Torino: “l’allenatore giusto al momento sbagliato”

Il tecnico abruzzese ritroverà per la prima volta i granata da ex, allenati per uno spezzone di campionato nel 2020/2021

Marco Giampaolo è il principale ex di Lecce-Torino. Il tecnico arrivò sulle sponde granata del Po dopo l’esonero dal Milan. Nel 2020/2021, i dubbi dettati da quanto successo in rossonero accompagnarono l’arrivo di Giampaolo. 13 punti messi a referto in 18 partite attestarono l’insuccesso del trainer, ma ampliando il ragionamento c’è da dire che la rivoluzione tecnica comandata da Cairo e Vagnati necessitava di più tempo rispetto al solo mese di stacco dopo il campionato concluso ad agosto a seguito del lockdown. Nelle ultime partite da torinista, Giampaolo dimostrò di non essere più l’integralista del Milan, ma 0,72 punti di media e nessuna vittoria in casa erano davvero troppo poco per il Toro. La stampa locale lo definì “l’allenatore giusto al momento sbagliato”.

I numeri del Torino di Giampaolo furono disastrosi, con solo due vittorie, entrambe in trasferta (Genoa-Torino 1-2, Parma-Torino 0-3). La media punti fu tra le più basse della Serie A 2020/2021 e la squadra, seppur scelse Giampaolo per un progetto a lungo termine, rischiava la retrocessione. Da lì nacque il cambio di rotta anticipato con il sub ingresso di Nicola. Il Torino, nonostante l’intenzione di avere un’identità secondo il 4-3-1-2, faticava a costruire gioco e pagava una difesa fragile. Giampaolo provò il possibile passando anche a un 3-5-2 più compatto ma il 18 gennaio 2021, dopo lo 0-0 in casa con lo Spezia (in 10 per gran parte di gara), fu esonerato.

In una recente intervista a La Stampa, Giampaolo ha dato delle spiegazioni a quella vicenda: “Il Toro è un grandissimo club, magari andare sempre in società del genere e ce ne sono pure poche. Ho grande rispetto per loro”. E poi altre affermazioni sul tecnico: “Sbagliai io. In quella stagione avevano una rosa molto lontana dalla mia idea di calcio. C’era il direttore Vagnati che stimo molto e quando mi contattò, con grande onestà, mi disse che avevano solo quattro calciatori adatti al mio modo di vedere il pallone. Risposi che non bastavano, ma lui mi rassicurò che ci sarebbe stata una mezza rivoluzione. Andai ma fummo decisamente sfigati e mezza Italia nettamente più di noi. Era l’anno del Covid. Niente mercato, niente ritiro, niente campionato regolare perché ci fu lo stop. Ho sbagliato a farmi convincere, ma avevo troppo rispetto per il Toro e non me la sono sentita di dire di no”.

Subscribe
Notificami
guest

14 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Mister Di Francesco ha poche scelte al centro della difesa e dubbi riservati pressoché solo...
Il tecnico Eusebio Di Francesco ha convocato i seguenti calciatori per la gara Lecce –...
Dopo una prima parte di carriera da grande promessa rispettata solo in parte, l'esterno vuole...

Altre notizie