BATTAGLIA. “Vincere a Roma contro una Lazio fortemente motivata dagli approdi europei: al Lecce serve la grande impresa in una giornata nella quale l’Empoli sembra favorito rispetto al Venezia, che affronta la Juventus. Ci vuole un Lecce concentrato al massimo, col piglio giusto, attento all’avversario ma senza timore reverenziale che non aiuta”.
QUANTITA’. “La partita della vita va giocata colpo su colpo, all’arma bianca. Nel calcio niente è impossibile. In una partita del genere, per entrambe le squadre, la quantità può valere ancora più della qualità. Sarà importante adattare le partita alla forza e alle caratteristiche dell’avversario. A questo Lecce, che si gioca la salvezza grazie al capolavoro di Ramadani, è mancata la produttività offensiva con Krstovic, sempre solo davanti. Rebic ha dato meno di quanto ci si aspettava”.
GARANZIA. “In questa finale ritengo che giochi un ruolo importante una società molto presente, attiva, che sta gestendo il momento con grande intelligenza e partecipazione. Dobbiamo essere orgogliosi di un presidente come Sticchi Damiani che, al di là di ogni rammarico eventuale che speriamo non ci sia, è sempre e comunque una garanzia per il futuro”.