Una giornata indigesta. Nel vero senso del termine. Anzi, con la paura per un viaggio di ritorno che si è concluso con l’immediata corsa in ospedale. Il post-Sampdoria per la Salernitana non è stato dei migliori. La rabbia per la sconfitta ma anche le condizioni non ottimali di diversi calciatori e addetti del club. Sono quattordici i tesserati alle prese con l’intossicazione alimentare. Sul charter di ritorno, dopo aver consumato un pasto a sacco, alcuni elementi della società hanno chiesto soccorso perché non in perfette condizioni, alle prese con malesseri. Appena arrivati all’aeroporto di Pontecagnano la corsa tra gli ospedali San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona e “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. La Salernitana ha denunciato l’accaduto alla polizia e chiesto di analizzare i resti dei pasti.
POLEMICHE SULLA GARA GIOCATA
Intanto, dopo quanto accaduto, tra il pomeriggio e stasera si capirà se il match con la Sampdoria (previsto venerdì alle 20.30) andrà verso l’ennesimo rinvio o se Lega e FIGC non prenderanno in considerazione la richiesta di patron Iervolino. Nel frattempo tensione alle stelle e il Governatore De Luca ha scritto a Lega e FIGC invitandoli ad “assumersi le responsabilità in caso di problematiche, se vogliono salvare la Sampdoria lo facciano ma non a scapito della nostra squadra di calcio”. Insomma siamo ai veleni, ai sospetti e alle accuse.
CHIESTO IL RINVIO DAL CLUB CAMPANO
Attorno alle 12.45 la Salernitana, chiesto in via ufficiale il rinvio per la sfida contro la Sampdoria, a causa dei 21 tesserati colpiti da intossicazione alimentare. Il match di ritorno dei play-out (che vede la Samp avanti 2-0 dopo la gara di ieri) era in programma per giovedì prossimo 20 giugno)
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