NUOVA ESPERIENZA. “È bellissimo potere avere un’esperienza con l’Under 21. Mi sto adattando alle situazioni ma è qualcosa di positivo. Come è partito tutto? Ma guarda, è stato per puro caso, nel senso che io stavo facendo il corso da allenatore a Coverciano, quando mi si è avvicinato Maurizio Viscidi, uno dei coordinatori delle nazionali giovanili. E mi ha chiesto se volessi entrare nello staff. All’inizio ero titubante perché il mio primo obiettivo era quello di finire il percorso da allenatore. Poi, a mente fredda e dopo averci pensato un po’ ho deciso che era un’opportunità da non perdere”.
DARE DI PIU’ AI GIOVANI. “È la speranza. Ho il compito anche di dare qualche consiglio e un aiuto ai ragazzi che adesso stanno crescendo. Se ora è un mondo diverso? Assolutamente, oggi infatti è più difficile. Ricordo che ho fatto un test con i ragazzi per vedere quante ore passassero sui social ed era venuto fuori un numero impressionante, molto elevato. Certo, non posso togliere loro il telefono, al massimo limitarne l’uso. Ma ci sono dei momenti sacri come gli allenamenti e i pasti in comune, dove va fatto gruppo”