Svolta epocale sul calciomercato: alzato da 5 a 8 anni il limite per i contratti dei giocatori

La novità emerge dal testo del Decreto sullo sport approvato in Consiglio dei Ministri. Per il Fair Play Finanziario Uefa resta il tetto attuale

palloni serie a

Il mondo del calcio e tutti gli altri sport professionistici sono prossimi a una svolta epocale. Il decreto legge approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri ha introdotto, tra le varie misure urgenti in materia di sport, una modifica di rilevante impatto in ambito di rapporti di lavoro sportivo professionistico. Nell’ultimo rigo dell’art. 11 dello schema di Decreto licenziato dal CdM, al punto 4), lettera b), si legge che “all’articolo 26, comma 2, primo periodo [del D. Lgs. n. 36/2021 ndr], la parola ‘cinque’, è sostituita dalla seguente ‘otto’”. Questa decisione consentirà alle società professionistiche di vincolare gli atleti per un periodo massimo di otto anni, in luogo del tetto delle cinque stagioni, vigente da quasi 45 anni.

Un’altra novità possibile riguarda la possibilità del giocatore riguardo la recessione del proprio contratto. Secondo le norme FIFA, art.17 del regolamento, questa possibilità c’è dopo 2 stagioni in caso di ultraventottenne, altrimenti dopo 3 stagioni. Il cambio deciso dal Consiglio dei Ministri potrebbe portare a un’adeguazione di questa norma da parte della FIFA, che deve tenere conto anche di possibili aperture nelle altre federazioni. Grassani ipotizza un periodo “protetto” allungato da 2 a 4 anni in caso di over 28 e da 3 a 5 in caso di under 28. Ma, per questa modifica, occorre tempo, studio e confronti tra dirigenti e politici sportivi. Come ricorda Calcio e Finanza, in ambito Uefa per quanto concerne il trattamento contabile da seguire in merito all’ammortamento ai fini dei calcoli per il Fair Play Finanziario non cambierà nullail costo del cartellino deve essere comunque ripartito su un massimo di 5 stagioni calcistiche.

La novità era stata varata dal massimo organismo europeo nel 2023 come mossa anti-Chelsea, dopo che il club inglese aveva ingaggiato diversi calciatori (Mudryk, Badiashile e Fofana) facendogli firmare contratti della durata di oltre 8 anni per ridurre appunto l’impatto degli ammortamenti. Negli scorsi mesi anche la Premier League era corsa ai ripari e, con 15 voti a favore, i club del campionato inglese avevano detto stop all’ammortamento dei cartellini dei calciatori oltre i 5 anni, adeguandosi alle nome Uefa.

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